FERRARA – Lo spettacolo Balasso fa Ruzante (Amori disperati in tempo di guerre), che vedrà protagonista Natalino Balasso con la regia di Marta Dalla Via, andrà in scena al Teatro Comunale di Ferrara venerdì 24 e sabato 25 marzo (ore 20.30), e domenica 26 (ore 16). L’incontro con la compagnia, per scoprire e approfondire lo spettacolo, è previsto per sabato 25 marzo alle 12 al Ridotto del teatro (ingresso libero).
Dopo più di dieci anni, Natalino Balasso fa tappa al Teatro Comunale di Ferrara, dove l’attore era stato nel 2012 con Aspettando Godot di Beckett, per la regia di Jurij Ferrini. Questa volta, artefice della scrittura e dell’interpretazione di Balasso fa Ruzante, dà vita a uno spettacolo che intreccia comicità e polemica, creando fra le due, una sinergia cui l’autore ha spesso abituato il pubblico.
In questa drammaturgia, Balasso evoca alcune delle opere di Angelo Beolco, attore e commediografo padovano del Rinascimento, famoso per aver dato vita al personaggio di Ruzante, un contadino padovano ruspante, famelico e poltrone. L’universo ruzantiano – una vera e propria eccezione nella letteratura rinascimentale – è popolato da villani rudi ed elementari e improntato da un’esaltazione semiseria dell’energia grezza degli istinti. La forza delle sue commedie nasce dalla comicità vitale e allo stesso tempo amara che le pervade e dal dirompente realismo espressivo. Nel lavoro di Balasso, le sue opere sono riviste e riadattate in chiave moderna grazie a un neo-dialetto che unisce il fiorentino ad espressioni venete, senza però snaturare senso e suono dell’opera nativa.
La trama vede protagonisti tre personaggi: Ruzante, uomo dal carattere furbo e al contempo credulone (interpretato da Natalino Balasso), Gnua (Marta Cortellazzo Wiel) e Menato (Andrea Collavino) i quali attraversano tre mondi, quindi tre fasi differenti. «Quello dell’eros campestre – come spiega lo stesso Balasso – che racconta amori crudeli, un erotismo fatto di carnalità e di possesso, quello drammatico delle guerre, della scoperta dell’altro, e infine quello cinico della quotidianità cittadina, quando al ritorno dai combattimenti Ruzante arriva a Venezia, città di mercanti, tutto un altro mondo».
Già nel 2001 Marco Paolini gli consigliò di realizzare l’opera. «A distanza di vent’anni… eccomi qui – racconta l’autore e attore polesano –. Ho voluto che il linguaggio fosse il fiorentino per dare l’idea di una lingua antica, e l’ho intessuto di venetismi che ho filtrato attraverso il diario di Antonio Pigafetta, navigatore vicentino contemporaneo al Ruzante che scriveva utilizzando un linguaggio simile».
«Credo che Angelo Beolco, primo interprete di Ruzante – dice la regista Marta Dalla Via – con il suo alter ego e le sue opere volesse dimostrare che un altro modo di fare arte/cultura era possibile e provava a fare azioni sceniche anti sistema anche quando era accolto da quel sistema. In questo credo che la vicinanza con la poetica e la visione di Natalino Balasso sia evidente». Le scene sono ideate da Roberto Di Fresco, i costumi da Sonia Marianni e il disegno luci è affidato a Luca dé Martini di Valle Aperta.
Biglietti da 32 a 8 euro, con tariffe dedicate per over 65, under 30 e gruppi classe. Info e vendite su www.teatrocomunaleferrara.it su Vivaticket e in biglietteria del Teatro Comunale di Ferrara (Corso Martiri della Libertà 21).
Incontro con la Compagnia
Balasso fa Ruzante, la compagnia incontra il pubblico
Sabato 25 marzo ore 12 al Ridotto
Sabato 25 marzo alle ore 12 al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara gli attori Natalino Balasso, Marta Cortellazzo Wiel e Andrea Collavino di Balasso fa Ruzante (Amori disperati in tempo di guerre) incontrano il pubblico. Coordina Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro Comunale. Ingresso libero.
L’attività è realizzata grazie al contributo concesso alla Biblioteca della Fondazione Teatro Comunale dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.
L’appuntamento potrà essere seguito anche in diretta streaming sul canale Facebook del Teatro, dove rimarrà visibile anche successivamente.
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