Bagnacavallo

Bagnacavallo, Stagione Teatrale 2019/2020 del Teatro Goldoni

Qualità e pluralità di linee artistiche – Prosa di tradizione e contemporanea, comicità, Teatro Ragazzi, Danza acrobatica, mentalismo – in un’unica Stagione

BAGNACAVALLO (RA) – A seguito di una Stagione di straordinari consensi, coronata dall’apertura e restituzione degli spazi del Ridotto alla città di Bagnacavallo, il TEATRO GOLDONI, grazie all’impegno congiunto dell’Amministrazione Comunale e Accademia Perduta/Romagna Teatri, prosegue il suo percorso progettuale teso a una rinnovata affermazione quale polo culturale di riferimento privilegiato che negli anni ha saputo conquistarsi nella considerazione dei tanti pubblici della comunità e del territorio, degli Artisti, nonché nell’ambito del Sistema Teatrale Nazionale.

La Stagione Teatrale 2019/2020 continuerà a proporre un marcato segno di altissima qualità, originalità e multiformità di linguaggi artistici, portando sul palcoscenico Prosa classica e contemporanea, allestimenti corali e monologhi, comicità e Danza, un’ampia offerta di Teatro per Ragazzi e famiglie, espressioni “trasversali” come quella del mentalismo e, con gli spettacoli firmati da Accademia Perduta/Romagna Teatri, punterà a consolidare sempre più il Goldoni quale Centro di Produzione di risonanza nazionale e internazionale.

L’impronta autorale scelta per la prossima Stagione è ampia e spazia da Molière a Bertolt Brecht, da Giorgio Gaber e Sandro Luporini a Leo Muscato, da Gianni Clementi a Roberto Alajimo. Altrettanto numerosa e prestigiosa sarà la rosa degli interpreti e dei registi di alta statura artistica che si alterneranno sul palcoscenico: Maria Paiato, Elio, Isa Danieli, Giuliana De Sio, Ale e Franz, i Sonics, Valter Malosti, Anna Della Rosa, Paolo Cevoli, Francesco Tesei, Paolo Coletta, Armando Pugliese, Alessandro Pietrolini, Giorgio Gallione, Pierpaolo Sepe.

Altamente qualificata e accurata sarà l’offerta teatrale rivolta alle giovani generazioni, da sempre il pubblico più esigente, formulata con la rassegna della domenica pomeriggio Favole e con quella in matinée di Teatro Scuola. Quest’ultima, in particolare, sarà per Accademia Perduta/Romagna Teatri l’occasione di presentare al “suo” pubblico alcuni suoi nuovi progetti come L’usignolo dell’Imperatore del giovane, talentuosissimo Pietro Piva, e Pinocchio nella versione di Marcello Chiarenza, fedele al racconto originale ma anche inedita, carica di sorprese e di piccole e grandi magie, con la regia di Claudio Casadio.

Grazie alla prestigiosa collaborazione con l’ensemble Accademia Bizantina e Ottavio Dantone, la musica colta di “Bagnacavallo Classica” sarà nuovamente protagonista al Goldoni, così come saranno ampiamente utilizzati e valorizzati gli spazi del Ridotto con proposte stravaganti e curiose che amplieranno l’offerta culturale alla città attraendo la partecipazione di nuovi pubblici (entrambe le rassegne saranno presentate prossimamente in separata sede).

LA STAGIONE

L’inaugurazione della Stagione 2019/20 del Teatro Goldoni sarà affidata alla straordinaria MARIA PAIATO, protagonista di Madre Courage e i suoi figli di Bertolt Brecht con la regia di Paolo Coletta. Pièce corale (oltre alla Paiato, altri 9 bravi interpreti, tra i quali Andrea Paolotti e Tito Vittori) che ha debuttato in estate nella prestigiosa cornice del Napoli Teatro Festival, questa nuova versione di Madre Courage si avvale di forti componenti musicali che, insieme alla parola e al corpo, ritraggono un’umanità che tanto somiglia a quella del nostro presente. Un’opera di contraddizioni e antinomie: Madre Courage si sforza di proteggere i suoi figli dalla guerra, grazie alla quale lei stessa vive e guadagna, ma li perde inesorabilmente uno dopo l’altro. Brecht, nutrito dai ricordi della Grande Guerra, compone un’opera definitiva sui conflitti, rimandandoci all’idea dell’apocalisse: Courage si muove in un mondo che già non c’è più; eppure i riti sociali rimangono e si rinnovano in un tempo distopico, dove l’essere umano è capace di abituarsi addirittura alla sua stessa fine (lunedì 28 ottobre ore 21).

ALE e FRANZ saranno poi protagonisti di Nati sotto contraria stella, commedia brillante tratta da Romeo e Giulietta di William Shakespeare con drammaturgia e regia firmate da Leo Muscato. Ad affiancare il celebre duo sul palcoscenico: Paolo Graziosi, Eugenio Allegri, Teodosio Barresi, Marco Gobetti e Marco Zannoni. I veri protagonisti dello spettacolo non sono però i personaggi della tragedia shakespeariana, ma dei ‘comici girovaghi’ che si presentano al pubblico per interpretare La dolorosa storia di Giulietta e del suo Romeo. Sanno bene che è una storia che già tutti conoscono, ma vogliono raccontarla osservando il più autentico spirito elisabettiano. Sono tutti uomini e ognuno di loro interpreta più personaggi, anche quelli femminili. Il fatto è che le buone intenzioni non si sposano con le loro capacità di stare in scena… (lunedì 4 novembre ore 21).

Il terzo appuntamento in programma sarà con ELIO e Il grigio, una nuova versione del capolavoro teatrale di Giorgio Gaber e Sandro Luporini la cui rielaborazione drammaturgica e regia sono firmate da Giorgio Gallione. Il Grigio è la storia di un uomo che a un certo punto della sua vita sente il bisogno di allontanarsi da tutto e da tutti, afflitto più da problemi personali che sociali. Si ritira così in una casa di campagna per essere più tranquillo e concentrarsi su sé stesso e sui propri problemi. La sua desiderata solitudine viene però disturbata da un topo che gli gironzola per casa. Nel Grigio il protagonista dichiara spudoratamente la propria pochezza, l’incapacità di amare il prossimo e sé stesso, ed è un bilancio spietato sia nell’ironia sia nell’angoscia. Il topo è chiaramente uno spettro, un simbolo e rappresenta i problemi rimossi che tornano quando si cerca di insabbiarli in una tranquillità fasulla… (lunedì 18 novembre ore 21).

Seguirà l’irresistibile simpatia di PAOLO CEVOLI con lo spettacolo La sagra famiglia. Genitori e figli: dramma della nostra epoca. Ma forse questo problema esisteva già al tempo dei cavernicoli. Paolo Cevoli racconta la sua storia personale di padre e di figlio paragonata con ironia ai grandi classici. Edipo, Ulisse, Achille, Enea, fino ad arrivare a Dio in persona con Mosè e il popolo ebraico e la famiglia di S. Giuseppe, Maria e Gesù Bambino. Un po’ per dire cose serie, senza prendersi troppo sul serio e per raccontare la Sagra Famiglia (giovedì 5 dicembre ore 21).

VALTER MALOSTI affronterà poi Molière, proponendo un Misantropo del tutto inedito. Il suo Alceste è un filosofo, un buffone, un folle estremista del pensiero, che assume in sé anche risonanze più intime e strazianti, senza rinunciare alla sottile linea comica, al fuoco farsesco che innerva il protagonista. In scena anche Anna Della Rosa, una fra le attrici più talentuose della sua generazione, (ammirata anche al cinema nel film premio Oscar La grande bellezza di Sorrentino), insieme ad un cast di altissimo livello. Il Misantropo è una commedia amara e filosofica, anomala e profetica, secondo molti il capolavoro di Molière, perfettamente definita da Cesare Garboli come “un classico del Novecento scritto più di tre secoli fa”! È infatti un testo totalmente “al presente”, violento, potente, perturbante. Una commedia tragica, venata di una forma di umorismo che porta in sé, appena al di sotto della superficie comica, le vive ferite e il prezzo altissimo costato al suo autore: in essa emergono le nevrosi, i tradimenti, i dolori di un personaggio capace di trasformare il proprio disagio e la propria rabbia in una formidabile macchina filosofica, esistenziale e politica, che interroga e distrugge qualunque cosa incontri nel suo percorso (martedì 28 gennaio ore 21).

Due grandissime interpreti delle nostre scene, ISA DANIELI e GIULIANA DE SIO, saranno protagoniste de Le signorine, un testo di Gianni Clementi con la regia di Pierpaolo Sepe. Due sorelle zitelle trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. Addolorata, dopo una vita condotta all’insegna del sacrificio e del risparmio, cui è stata obbligata dalla sorella, vuole finalmente godersi la vita. Rosaria, che ha fatto dell’avarizia e dell’accumulo il fine della propria esistenza, non ha nessuna intenzione di intaccare il cospicuo conto bancario. Costrette a una faticosa convivenza, le due ‘signorine’ non possono neanche contare su una vita privata a distrarle da quella familiare. L’unico vero sfogo per Rosaria e Addolorata sembra essere il loro continuo provocarsi a vicenda, a suon di esilaranti battibecchi senza esclusione di colpi (giovedì 20 febbraio ore 21).

A seguire una commedia nera, una storia di fantasmi e disgrazie, tinta di “realismo magico” siciliano: Chi vive giace di Roberto Alajmo con la regia di Armando Pugliese prodotta dal TEATRO BIONDO di Palermo. Un incidente automobilistico, una disgrazia nella quale una giovane donna perde la vita a causa della guida distratta di un ventenne. Non è colpa di nessuno, se non del caso, ma il marito della donna non se ne fa una ragione: non sa se perdonare o se vendicare, come le tante voci del quartiere popolare in cui vive gli suggeriscono. Dall’altra parte, il padre del ragazzo non sa come comportarsi, se assolvere in pieno il giovane col pretesto della fatalità o spingerlo a porgere le proprie scuse al vedovo. A questo punto sono i fantasmi che bisogna interrogare… (lunedì 9 marzo ore 21).

L’ultimo spettacolo in cartellone, proposto in doppia replica, vedrà tornare sul palcoscenico del Goldoni le avvincenti evoluzioni acrobatiche dei SONICS con lo spettacolo Duum di Alessandro Pietrolini. Duum è ambientato nella valle di “Agharta”, mondo leggendario situato nel cuore della Terra, del quale i SONICS cercano di immaginare e rappresentare le vibrazioni, i colori, i ritmi e gli equilibri. Una sfida alle leggi di gravità unita all’armonia del movimento. Volando tra cunicoli, tunnel e grotte, con salti nel vuoto e acrobazie da lasciare col fiato sospeso, i SONICS ci conducono in un regno sotterraneo dal quale i suoi abitanti cercano di uscire per far ritorno sulla superficie (lunedì 23 marzo e, Fuori Abbonamento, martedì 24 marzo ore 21).

FUORI ABBONAMENTO

Oltre a una delle repliche della performance Duum dei Sonics, la Stagione proporrà, quale Fuori Abbonamento, anche Human, ultima creazione del Mentalista più bravo in Italia FRANCESCO TESEI. Human propone uno sguardo sul mentalismo come modo per tornare a stupirsi delle magie dei rapporti umani. Attraverso la relazione con il pubblico, Human diventerà un’esperienza unica di condivisione e di co-creazione di ogni singola replica, in una suggestiva esplorazione di inconscio, ragione e di tutto ciò che vive a cavallo tra i due recuperando quegli aspetti strettamente umani che ci rendono ciò che siamo e che si stanno perdendo in questo mondo altamente tecnologico sempre più distratto, paradossalmente “disconnesso” e illusorio (sabato 22 febbraio ore 21).

FAVOLE

Prima di presentare nel dettaglio la rassegna in abbonamento, Accademia Perduta è lieta di comunicare che sarà presente con suo spettacolo al Teatro Goldoni anche in occasione dell’imminente Festa di San Michele! Sabato 28 settembre alle ore 17 e alle ore 20,15 e domenica 29 settembre alle ore 18 andrà infatti in scena IL SOGNO DI TARTARUGA della compagnia Il Baule Volante, uno spettacolo ispirato a una fiaba africana che ha per protagonisti gli animali della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista. Uno spettacolo che rispecchia il continente in cui è ambientato, pieno di colori, suoni, ritmi, esuberanza, vivacità.
Per assistere a questo spettacolo, le prenotazioni telefoniche (0545 64330) saranno aperte dal 23 al 27 settembre dalle ore 10 alle ore 13. I biglietti prenotati telefonicamente potranno essere ritirati presso la Biglietteria del Teatro Goldoni che aprirà un’ora prima di ogni replica. Il costo del biglietto è di 4 euro (posto unico per bambini e adulti).

Le Favole della domenica pomeriggio saranno inaugurate da IL GATTO CON GLI STIVALI di Accademia Perduta/Romagna Teatri, uno spettacolo di Marcello Chiarenza, interpretato da Maurizio Casali e Mariolina Coppola e diretto da Claudio Casadio. Una fiaba classica, nata nel 1500 e riproposta in diverse versioni anche da Perrault e dai Fratelli Grimm, che è giunta fino a noi senza mai perdere il suo ascendente sull’immaginario dei bambini di tutto il mondo. Non è infatti soltanto un racconto picaresco in cui un giovane sfortunato la spunta sui ricchi e i potenti, ma anche una storia che insegna come la nostra parte istintiva abbia il potere di stupire, di emergere nei momenti di difficoltà e cambiare il corso della vita. In questo spettacolo i magnifici oggetti di scena sono co-protagonisti di un lavoro in cui gli artisti – accompagnati da musiche originali – narrano e interpretano un testo in cui si rincorrono poesia e stupore (3 novembre ore 17).

Seguirà LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA della compagnia Teatro Due Mondi che porta in scena maschere zoomorfe, costumi multicolori e tanti strumenti musicali. In questa fiaba originale tornano i protagonisti della celebre storia raccontata dai Fratelli Grimm, trasportandoli ai giorni nostri, facendoli viaggiare nelle nostre città, nella nostra Europa alla ricerca di un paese ospitale che metta i valori davanti alle apparenze. Un paese che ospiti un bambino perché è un bambino, indipendentemente dalla sua provenienza o dal colore della sua pelle. Perché la storia del mondo è quella degli spostamenti dell’uomo da un luogo da cui deve allontanarsi (o fuggire) a un posto migliore per costruirsi un nuovo futuro (17 novembre ore 17).

Il terzo e ultimo appuntamento in programma sarà GIANNI E IL GIGANTE della compagnia Teatro delle Briciole. Liberamente ispirato alla fiaba dei Grimm Sette in un colpo, lo spettacolo affronta un archetipo della paura: il gigante che mangia i bambini, la creatura enorme che unisce forza fisica e scarsa intelligenza. Protagonista è un bambino che sfida il gigante in una gara tra forza e astuzia. Il tema del gigante, radicato nei racconti della tradizione orale di varie culture, è reinventato qui nella figura di un antagonista smisurato, nutrito di un moderno immaginario figurativo: bestione grottesco che evoca riti e miti ancestrali, rappresentato nella sua relazione conflittuale con l’eroe infantile, ma anche umoristicamente descritto in una sua bizzarra individualità (1 dicembre ore 17).

TEATRO SCUOLA

L’ampia offerta artistica riservata al pubblico della Scuole prevede la rappresentazione di otto spettacoli per sedici repliche e comprenderà, come ogni anno, proposte per gli studenti di ogni ordine e grado della scuola dell’obbligo, dai 3 ai 14 anni.

Il sipario sulla rassegna si alzerà con Leo. Uno sguardo bambino sul mondo della compagnia Drammatico Vegetale, spettacolo tra gioco, scienza e arte, proposto in occasione del 500° anniversario di Leonardo Da Vinci (10 e 11 dicembre). La compagnia Elea Teatro Industria Scenica presenterà poi Che forma hanno le nuvole, uno spettacolo d’attore, illustrazioni e animazioni video che è e un viaggio magico tra poesia e momenti rocamboleschi e che indaga quel sottile confine in cui i bambini diventano grandi e abbandonano qualcosa per poter crescere (21 e 22 gennaio).
Seguirà DIS-connesso, fuga off-line della compagnia Nonsoloteatro, spettacolo che nasce da un attento e approfondito studio sul fenomeno della dipendenza da internet e dal virtuale, nel tentativo di comprenderne le motivazioni e restituire ai giovani spettatori uno sguardo più olistico della realtà (30 e 31 gennaio). La compagnia TCP Tanti Cosi Progetti presenterà poi Il lupo e i sette capretti, spettacolo che prosegue il percorso artistico della compagnia sulla figura del “lupo” e di tutto ciò che rappresenta nell’immaginario istintivo dell’infanzia e in quello elaborato dell’età adulta (13 e 14 febbraio). Kon-Tiki, un viaggio in mare aperto sarà la proposta del Teatro Telaio. Kon-Tiki vuol dire letteralmente “Dio Sole”. Kon-Tiki è il nome della zattera costruita nella primavera del 1947 dall’esploratore norvegese Thor Heyerdahl, che partì dalle coste del Perù deciso a raggiungere via mare le isole della Polinesia Francese. Senza remi, senza motore, sfruttando solo la corrente marina, i venti alisei e la buona sorte (27 e 28 febbraio).

Il giovane e talentuoso Pietro Piva presenterà poi la sua nuova creazione, L’usignolo dell’Imperatore (6 marzo), per poi lasciare il palco all’ultima produzione di Accademia Perduta: Pinocchio con la regia di Claudio Casadio in una versione fedele al racconto originale ma anche inedita, carica di sorprese e di piccole e grandi magie. Lo spettacolo è un’opera di forte impatto visivo che, attraverso un susseguirsi di declinazioni sceniche dell’oggetto/libro riformula il classico in chiave contemporanea e propone una riflessione sul valore della pagina scritta che la creatività di Marcello Chiarenza reinventa in innumerevoli manufatti d’arte (17, 18 e 19 marzo). Chiuderà la rassegna Sapore di sale, l’odissea di una sardina della compagnia La Baracca. La messa in scena mette in risalto il continuo confronto tra il grande e il piccolo per sottolineare la straordinaria forza di un essere minuscolo come la sardina in contesti enormi come l’oceano (22 e 23 aprile).

Gli spettacoli inizieranno alle ore 9.45 e le Scuole potranno prenotare telefonicamente la loro presenza al numero 0545 64330. Il costo del biglietto è di 5 euro.

Accademia Perduta/Teatro Goldoni
Info: 0545/64330
teatrogoldoni@accademiaperduta.it
www.accademiaperduta.it

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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