BOLOGNA – Tanti modi per dire casa, tanti modi per definire la casa, tanti modi per costruire una casa. Il nuovo spettacolo di Babilonia Teatri fa i conti con una delle cose più naturali, ma anche con una delle emergenze più attuali: l’abitazione. L’appuntamento con “Pietre nere” di Enrico Castellani e Valeria Raimondi è a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it), sabato 15 aprile alle ore 20 e domenica 16 aprile alle ore 17.
Lo spettacolo, prodotto da Babilonia Teatri e La Corte Ospitale in coproduzione con Operaestate Festival Veneto, vede in scena Francesco Alberici, Enrico Castellani e Valeria Raimondi e Orlando Castellani, direzione tecnica di Luca Scotton. Nell’ambito della stagione “Ouroboros” di Teatri di Vita, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna, del Ministero della Cultura e della Fondazione Carisbo.
La casa è il tema al centro del nuovo spettacolo di Babilonia Teatri, una delle compagnie più presenti nei programmi di Teatri di Vita fin dai suoi primi spettacoli. Tema centrale anche in questi tempi, e proprio in particolare a Bologna. Pietre Nere è il risultato dell’indagine condotta sul territorio di Asti all’interno del progetto Casa Mondo, al termine della quale Enrico Castellani e Valeria Raimondi tornano sulle scene per raccontare “la nostra idea di casa. / Il nostro modo di abitare. / Di costruire. / Di occupare un luogo. / Pietre nere è casa in tutte le sue infinite declinazioni. / Personali e sociali. / Intime e pubbliche. / Case di ieri, di oggi, di domani. / Case di pietra e case volanti. / Case mondo e mondo come casa”. Un racconto per folgorazioni visive e per litanie verbali : “Casa è il nostro corpo. / Sono i nostri vestiti. / E’ la persona amata. / E’ un affetto. / Una città, un quartiere. / Casa è il luogo in cui siamo cresciuti. / Casa è un oggetto, una foto, una lettera, un profilo su un social network”.
Babilonia Teatri, fondato da Enrico Castellani e Valeria Raimondi nel 2006, è tra le compagnie più innovative del panorama teatrale contemporaneo, distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock, punk. Si è imposta sulla scena italiana nel 2008 per il suo sguardo irriverente e divergente sull’oggi con made in italy (Premio dello Spettatore di Teatri di Vita), a cui sono seguiti, tra gli altri, The end, Pinocchio, David è morto, Calcinculo. Babilonia Teatri ha vinto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Scenario, due premi Ubu, il premio Hystrio alla drammaturgia, il premio Franco Enriquez per l’impegno civile, il Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, il Leone d’argento per l’innovazione teatrale alla Biennale di Venezia.