Necessarie sospensioni di attività per poter assistere tutti i ricoverati, covid e non covid. Garantiti tutti gli interventi urgenti e non procrastinabili e sui pazienti oncologici
MODENA – La rapida ascesa della curva dei contagi e il conseguente incremento dei ricoveri ospedalieri rende prioritario attivare ulteriori aree di per accogliere, anche con diversi livelli di intensità assistenziale, pazienti covid+. Ciò ha richiesto, e costantemente richiede, un lavoro continuo di adattamento delle strutture sanitarie e differenti soluzioni organizzative individuate negli stabilimenti della rete.
Allo stato attuale, con particolare riferimento all’Area Nord (ospedali di Carpi e Mirandola), l’Azienda USL di Modena ha ritenuto necessario sospendere i ricoveri chirurgici programmati, ad eccezione degli interventi urgenti e non procrastinabili e di quelli per patologia oncologica da effettuare entro 30 giorni. Al fine di tutelare la sicurezza di tutti i pazienti, la programmazione di dettaglio sarà concordata insieme ai diversi referenti delle Unità operative e quotidianamente verificata, in una logica di rete provinciale. In base all’andamento epidemiologico e all’eventuale disponibilità da parte delle strutture private si valuterà la possibilità di ripristinare eventuali percorsi assistenziali anche per pazienti non oncologici.
Sull’Area Sud è stata attuata la sospensione delle attività chirurgiche a Vignola, sospensione che come su tutta la rete è temporanea e legata alla gestione dell’emergenza (con orientamento degli interventi urgenti chirurgici e ortopedici su altre sedi); mentre le attività programmate di Pavullo, già sede di riferimento per le urgenze ortopediche provenienti da Vignola, potranno essere organizzate per la gestione di patologie e pazienti non rimandabili in un’ottica complessiva di tenuta del sistema e di risposta locale alla popolazione.
Anche sulla chirurgia ambulatoriale sono previste sospensioni legate all’emergenza sulle strutture Ausl: in particolare, su Mirandola la sospensione temporanea è finalizzata ad attivare rapidamente presso il blocco operatorio posti letto aggiuntivi di terapia semintensiva, che saranno poi trasferiti nella loro collocazione definitiva una volta che si concluderanno i lavori nell’area prevista. È stato infatti disposto, nell’ambito dell’adeguamento funzionale delle strutture sanitarie all’emergenza covid, di realizzare al Santa Maria Bianca presso il blocco del Corpo 2, quattro posti letto semintensivi che saranno poi ricollocati nell’ambito dell’Unità operativa di Pneumologia al 1° piano del Padiglione Scarlini (Corpo 8). I pazienti che dovevano effettuare interventi chirurgici in regime ambulatoriale saranno dunque in parte trasferiti su altre sedi, in parte posticipati in attesa del ripristino dell’attività.
Contestualmente, l’Azienda USL ha previsto che ogni struttura lavori a un piano per una graduale e selettiva riduzione delle attività di specialistica ambulatoriale rivolte a pazienti esterni che, pur preservando i percorsi di presa in carico urgenti e le attività di screening, consenta di disporre del personale medico, infermieristico e tecnico per garantire la necessaria assistenza ai pazienti ricoverati, sia covid che non covid.
“Siamo consapevoli che stiamo facendo scelte difficili, che causeranno disagio ai cittadini che potranno vedersi spostare alcune visite o interventi chirurgici – dichiara Silvana Borsari, Direttrice Sanitaria dell’Azienda USL di Modena –. Lavoriamo però per mantenere tutto ciò che non sia rimandabile, e al contempo per garantire l’assistenza e la sicurezza dei pazienti che sono dentro ai nostri ospedali e strutture sanitarie. Voglio chiedere a tutta la comunità un abbraccio virtuale ai nostri operatori, che incessantemente da febbraio scorso lavorano per curarci e assisterci con grande impegno e professionalità. Tutti, dal primo all’ultimo, sono chiamati a uno sforzo enorme e noi dobbiamo sostenerli e accompagnarli”.