Dall’ampliamento orario alla dotazione del verricello
FORLÌ – Come già annunciato qualche giorno fa dall’Assessorato alla Salute regionale, dal 1° luglio l’elisoccorso Romagna, con base a Ravenna, ha potenziato il servizio sia termini di ampliamento orario della pronta partenza (apertura alba-tramonto ovvero per tutta la fascia oraria di visibilità diurna) con oltre 270 ore di presenza in più rispetto al 2022, che in termini di capacità tecnico-operativa, con l’acquisizione del verricello che consente di calare l’equipaggio sanitario e di recuperare persone in zone impervie difficili da raggiungere con mezzi a terra e che impediscono l’atterraggio dell’elicottero. A questo si deve aggiungere la messa in servizio di un nuovo modello di elicottero, con standard di efficienza che assicurano maggiore velocità ed autonomia di volo, così come riduzione delle limitazioni operative
Nel periodo post-alluvionale questo potenziamento risulta essere di maggiore importanza stante la criticità della rete viaria, soprattutto in ambito collinare e montano: una maggiore operatività dell’elisoccorso consente infatti di assicurare tempestivi interventi di medicalizzazione e di centralizzazione negli ospedali idonei dei pazienti con patologie tempo-dipendenti, ovvero condizioni di emergenza che richiedono tempestivi e risolutivi interventi specialistici.
La possibilità di utilizzare il verricello consente inoltre di far giungere l’equipaggio sanitario in tempi rapidi in tutta l’area costiera dell’Emilia Romagna: il medico e l’infermiere vengono calati sull’arenile laddove vi sia necessità per pazienti critici.
L’elisoccorso diviene un elemento costitutivo del servizio di soccorso preospedaliero ancora più efficace ed efficiente, e non semplicemente un elemento integrativo di un sistema come il “118 Romagna” che rappresenta uno dei servizi con i migliori standard in termini di tempi di soccorso e qualità degli interventi in Italia.
Il nuovo assetto operativo ha richiesto uno specifico percorso formativo al personale medico ed infermieristico necessario all’acquisizione delle competenze tecniche per operare in sicurezza anche in condizioni difficili per l’accesso ai pazienti. Sarà presente nell’equipaggio di bordo anche un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino Emilia Romagna – SAER, con funzione di supporto specialistico tecnico all’equipaggio sanitario, in particolare negli interventi in ambienti “ostili” (zone impervie, terreni sconnessi), e di aiuto nella mobilizzazione del paziente in caso di imbarco con verricello.
L’evoluzione dell’elisoccorso è un ulteriore ed importante sviluppo del sistema di soccorso preospedaliero Romagna e si colloca in un percorso che ha già visto importanti interventi (procedure unificate su tutto il territorio, percorsi di formazione dedicati per il personale infermieristico, incremento dell’appropriatezza dell’impiego dei mezzi di soccorso, sviluppo delle competenze della centrale operativa attraverso le istruzioni pre-arrivo che guidano i chiamanti a mettere in atto le prime manovre di soccorso in attesa dell’ambulanza) e che proseguirà nelle prossime settimane con ulteriori progetti.
L’elisoccorso svolge oltre 600 interventi all’anno, in larga parte per eventi di maggiore gravità, in prevalenza di natura traumatica. La presenza a bordo di medici specialisti e di infermieri con lunga esperienza nel campo dell’emergenza consente di anticipare già nella fase pre-ospedaliera manovre altamente qualificate e di indirizzare nel modo più efficace il percorso di cura del paziente. La rete territoriale di mezzi di soccorso avanzato a leadership infermieristica ed a leadership medica permette di impiegare in tutti gli interventi personale sanitario: laddove necessario l’elisoccorso assicura una ulteriore competenza specialistica e la possibilità di operare come una “terapia intensiva volante”.
“Lo sviluppo progressivo dell’elisoccorso nel corso degli anni – afferma il dr Maurizio Menarini direttore 118 Romagna – dimostra come il sistema 118 regione sappia innovarsi costantemente e come aqa distanza di oltre 30 anni dalla nascita vi sia ancora la volontà di misurarsi, di analizzare i dati, di migliorare standard già molto elevati nell’ottica di assicurare ai cittadini il miglior servizio possibile. Nella situazione attuale, non facile per il servizio sanitario nazionale, abbiamo la volontà di proseguire sulla strada dell’impegno e della ricerca di soluzioni che permettano di utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione”