La rete sanitaria modenese
MODENA – Nella settimana 7-13 dicembre si è registrato un calo dei nuovi positivi e dei tamponi, dovuto anche alle festività. Dopo una tendenza in calo visibile da alcune settimane, i numeri stanno ricominciando a salire rispetto alla situazione registrata fino a venerdì. Il dato di ieri relativo ai ricoveri (418) registrava una diminuzione di 5, inferiore a quelle registrate in precedenza, il dato di oggi registra un +1 rispetto a ieri. Anche le persone in isolamento, in calo fino al 12 dicembre (-61), nella giornata del 13 dicembre hanno ricominciato a risalire.
In Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Hub Covid, al 14 dicembre sono 311 i posti attivi: in degenza ordinaria sono 147 al Policlinico e 82 all’Ospedale Civile, quelli in intensiva/semintensiva sono rispettivamente 46 e 36.
Aree dedicate al covid sono presenti negli ospedali dell’Azienda USL a Vignola, Pavullo, Carpi e Mirandola e all’Ospedale di Sassuolo, per un totale di oltre 240 posti. Attivata inoltre la collaborazione con l’ospedalità privata per poter fornire ulteriori prestazioni chirurgiche e anche posti letto aggiuntivi covid e non covid. A ciò si aggiungono i posti letto covid disponibili negli Ospedali di comunità, in tutto 50 tra Novi, Fanano, Soliera, mentre per le persone in isolamento domiciliare sono attivati gli hotel covid (“Tiby” a Modena e “Concordia” a San Possidonio).
A differenza della prima fase, attualmente si riscontra un importante impegno dei posti letto di medicina anche a carico dei pazienti no covid. Tale circostanza testimonia il fatto che l’ospedale continua a farsi carico anche della casistica non legata alla pandemia, e che un nuovo aumento dei casi di ricoverati covid andrebbe inevitabilmente a creare una grande pressione sull’intero sistema.
Oltre alle misure messe in campo in ambito ospedaliero (AOU e AUSL), a livello distrettuale sono stati potenziati i servizi domiciliari con il compito di sostenere e integrare il lavoro della medicina di base. In particolare in queste ultime settimane si sono sviluppate su tutti i distretti le cosiddette Centrali operative distrettuali, per un maggior coordinamento delle azioni sui pazienti covid in integrazione con Medici, Pediatri, Usca e guardia medica/continuità assistenziale. Rimangono fondamentali l’assistenza domiciliare e l’uso di strumenti di telemonitoraggio a distanza per i pazienti cronici e per quelli covid positivi.
Sono in tutto 15 le Usca, con orari che in tutte i distretti si distribuiscono sull’intera giornata: 4 tra Modena e Castelfranco Emilia (di cui una Usca pediatrica*), 3 a Carpi, 2 rispettivamente a Mirandola, Sassuolo, Vignola, Pavullo. Sono complessivamente 105 i medici coinvolti sull’attività delle Usca.
*Dal 16 novembre è stata attivata l’Usca pediatrica su tutto il territorio provinciale attraverso un progetto che vede la collaborazione tra Azienda Ospedaliero – Universitaria e Ausl di Modena con una integrazione tra i medici Usca e gli specializzandi in Pediatria, al fine di garantire un’assistenza ancor più qualificata ai bimbi covid + (o neonati da madre positiva) nella fascia 0-6 anni.
ANDAMENTO GENERALE
Tamponi
Considerando il totale dei tamponi molecolari refertati da inizio epidemia sino al 14 dicembre (compresi i tamponi di controllo per accertare la guarigione) sono stati eseguiti circa 293mila tamponi e sono state testate oltre 164mila persone.
Il totale di positivi segnalati a livello regionale, al 14 dicembre (ultimo dato disponibile), per la provincia di Modena è di 26.899.
A partire dalla fine di luglio il numero di tamponi giornalieri ha avuto un forte aumento per l’attivazione dello screening nei comparti della macellazione, lavorazione carni, logistica, dei viaggiatori in rientro da Paese esteri o dalla Sardegna e, a partire da metà settembre, del personale scolastico e degli studenti. Da allora si è registrato un trend in continuo aumento, più sostenuto a partire dalla seconda metà di ottobre, quando è stato raggiunto il picco massimo dei tamponi settimanali, circa 19.000. In seguito si mantengono valori più stabili con valori intorno a 18.000.
Di recente è stato avviato l’utilizzo di tamponi antigenici rapidi qualitativi come strumento di screening in diversi ambiti, tra cui Case residenza anziani (pazienti e operatori), Pronto soccorso, scuole.
Alle CRA è stata consegnata una prima fornitura (dando priorità alle strutture che dovevano effettuare lo screening a fine ottobre e novembre) di 3.680 kit, mentre una seconda, di 9.200 kit, ha consentito la copertura del fabbisogno per tutto dicembre. L’Ausl sta già lavorando per la distribuzione dei prossimi kit. Finora risulta che siano stati già utilizzati in circa 20 strutture ma si stima che per fine mese li avranno utilizzati tutte almeno una volta.
Nella giornata del 15 novembre è stata definitivamente smaltita la coda di test in lettura presso i laboratori e i tempi di refertazione sono scesi nuovamente ai livelli di ottobre. Per facilitare la comunicazione degli esiti l’Azienda USL ha previsto che il risultato sia disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e sia comunicato anche via sms in modo da raggiungere tutti i cittadini. Sono stati potenziati sia il gruppo che si occupa delle indagini epidemiologiche e quindi del tracciamento dei contatti, sia il servizio di sorveglianza attiva per mezzo di operatori appositamente formati per seguire tramite telefonate periodiche i pazienti al proprio domicilio.
Casi
Al 14 dicembre, in provincia di Modena erano accertati 7130 casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 6712 erano in isolamento domiciliare o presso altre strutture, 418 ricoverati.
Ricoveri totali
A ieri sono 418 i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia per Covid-19, il 59% in AOU e il 41% negli altri ospedali della rete territoriale. In AOU sono ricoverati 248 pazienti covid positivi, 177 in degenza ordinaria e 71 tra terapia intensiva e semintensiva. 124 sono negli ospedali provinciali (Carpi, Mirandola, Vignola, Pavullo), e 46 all’Ospedale di Sassuolo Spa.
Ricoveri in terapia intensiva (già compresi nei totali dei ricoveri sopra esposti)
Secondo il dato riportato ieri nel bollettino regionale, sono occupati 39 posti di Terapia Intensiva disponibili negli ospedali dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena.
Persone in isolamento domiciliare
Il picco di nuovi isolamenti domiciliari giornalieri è stato raggiunto il 13 novembre scorso con circa 1000 nuove persone, quello raggiunto nella prima ondata, il 24 marzo, era di 357 persone.
Al 14 dicembre erano in isolamento 9749 persone. In particolare:
6712 persone covid positive. Dei positivi in isolamento domiciliare 81 sono accolti presso gli hotel dedicati a persone positive al covid (53 al Tiby e 28 al Concordia). Circa 50 pazienti sono ricoverati negli Ospedali di Comunità Covid a Novi, Fanano, Soliera.
Sono 3037 i contatti stretti di casi accertati in isolamento. Sono all’hotel Tiby anche 3 assistenti familiari per il periodo di isolamento precauzionale.
Risultati dei test sierologici (ultimi dati disponibili aggiornati al 9 dicembre)
L’analisi dei risultati dei test sierologici (sia quelli di screening eseguiti dai dipendenti delle Aziende Sanitarie, delle strutture residenziali per anziani, delle forze dell’ordine e del volontariato sociosanitario, che quelli eseguiti volontariamente dal personale scolastico o privatamente dai cittadini), pur con i noti limiti di sensibilità e valori predittivi positivi non ottimali, permette di avere una stima approssimativa della circolazione del virus nel nostro territorio.
Al 9 dicembre sono stati eseguiti 170.455 test sierologici di cui 8.043 con esito positivo. La percentuale di esami positivi è più alta tra quelli eseguiti tra marzo e aprile (7,1%), più bassa tra quelli eseguiti a ottobre (3,0%). In totale le persone sottoposte a test sono state 116.342, di cui il 4,5% risultate positive all’ultimo esame eseguito (5.249). Questo valore è in linea con le stime sinora disponibili a livello nazionale e conferma che vi è un numero molto elevato di persone ancora suscettibili di infezione.
Si conferma quindi la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza.