PARMA – Continua a crescere l’impatto della ricerca dell’Università di Parma. Lo mostra un’estrazione effettuata dalla UO Monitoraggio delle Attività di Ricerca dell’Ateneo nel ranking dell’Università di Stanford su ricercatrici e ricercatori Top 2%: i risultati sono più che lusinghieri.
Da qualche anno un gruppo di ricerca dell’Università di Stanford, coordinato da John P.A. Ioannidis, effettua un’indagine basandosi sui dati bibliometrici “Scopus” per identificare le ricercatrici e i ricercatori più citati al mondo, valutando il loro impatto sia nell’ultimo anno sia nel corso della loro intera carriera. I risultati vengono raccolti in un corposo database che fornisce informazioni standardizzate su citazioni, h-index generale e h-index corretto a seconda della funzione dell’autrice o dell’autore (prima/o, ultima/o, corrispondente). Vengono fornite le metriche con e senza autocitazioni così come il rapporto tra citazioni e articoli citati, e numerosi altri parametri. Le scienziate e gli scienziati vengono ripartiti fra 22 campi scientifici e 174 sottocampi secondo la classificazione standard Science-Metrix. Vengono inoltre forniti percentili specifici del campo e del sottocampo per tutte le scienziate e tutti gli scienziati con almeno 5 articoli. L’ultima edizione del report “Top 2%” si riferisce all’anno 2022 ed è disponibile alla pagina web https://elsevier.digitalcommonsdata.com/datasets/btchxktzyw/6
La U.O. Monitoraggio delle Attività di Ricerca dell’Università di Parma ha estratto dagli elenchi degli anni 2017-2022 il numero di autrici e autori affiliati a Unipr. I risultati mostrano che il numero di ricercatrici e ricercatori Unipr nella classifica “Top 2%” è praticamente triplicato fra il 2017 e il 2022 (manca il dato 2018 perché gli elenchi pubblicati in quell’anno sono incompleti). La tendenza anno dopo anno è positiva e sembra confermare il crescente impatto della ricerca condotta all’Università di Parma. Oltre alla tendenza è importante notare anche il dato assoluto riferito alla consistenza del corpo docente dell’Ateneo: ad esempio nel 2022, a fronte di circa mille docenti in servizio, si registrano una settantina di presenze Unipr nella classifica annuale e in quella sull’intera carriera, ovvero circa il 7%, ben oltre il 2% atteso in base alla media internazionale.
Sull’uso e abuso delle metriche relative alle citazioni è stato ampiamente discusso negli ultimi tempi, e gli stessi autori dello studio sottolineano che se una ricercatrice o un ricercatore non appare nell’elenco è semplicemente perché il valore dell’indicatore composito ricavato dalle sue citazioni non era sufficientemente alto, ma ciò non deve essere inteso come un giudizio sulla qualità della sua ricerca. Quantitativamente il dato è comunque molto importante per Unipr, ed è molto incoraggiante la tendenza che manifesta.
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