Bologna

Aumenta l’impegno della Regione per la formazione e l’avviamento al lavoro di studenti e studentesse disabili degli istituti superiori

Maxi-investimento da oltre 9 milioni di euro per il 2023

BOLOGNA – Percorsi personalizzati a sostegno delle attività scolastiche, azioni di orientamento al lavoro sulla base delle aspettative ed esigenze individuali. E poi laboratori didattici esperienziali, dove si imparano le prime attività di un mestiere, percorsi di accompagnamento e sostegno, misure di orientamento al mondo del lavoro; e ancora, opportunità di socializzazione per sostenere la piena inclusione sociale ed educativa dei giovani adolescenti nell’integrazione e non sovrapposizione con i servizi e le professionalità di competenza delle istituzioni scolastiche.

Cresce e si rafforza l’impegno della Regione a sostegno degli interventi degli Enti locali per assicurare la piena inclusione sociale ed educativa di studenti e studentesse con disabilità delle scuole superiori, il loro successo formativo e il futuro inserimento nel mondo del lavoro: tutte le azioni saranno destinate ai giovani con disabilità certificata ai sensi della legge 104/92 che frequentano la scuola secondaria di secondo grado o che hanno da poco terminato tali percorsi.

La Giunta regionale ha infatti approvato la ripartizione a favore di Comuni e Unioni di Comuni di un maxi-finanziamento pari a circa 9,2 milioni di euro per il 2023 del Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità.

Una dotazione che va ad integrare la tranche finanziaria di pari importo assegnata all’Emilia-Romagna per il 2022 del Fondo statale per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità iscritti alle scuole superiori, raddoppiando di fatto le risorse complessive a disposizione degli Enti locali per gli interventi.

“Si tratta di una cospicua dote di nuove risorse- sottolineano gli assessori alla Scuola, Paola Salomoni, e al Welfare, Igor Taruffi– destinate ad arricchire, qualificare e rafforzare le azioni messe in campo autonomamente dagli Enti locali e dalle istituzioni scolastiche per aiutare i giovani con disabilità nel loro percorso individuale verso l’autonomia e per l’acquisizione di competenze utili ai fini di un futuro inserimento lavorativo.  Questo finanziamento raddoppia quello nazionale aiutando i nostri sindaci a salvaguardare i servizi, ma anche a tenere in piedi i propri bilanci in un momento di forte crisi. Lavoriamo- aggiungono gli assessori- in stretta collaborazione con gli Enti locali, le istituzioni scolastiche e le principali associazioni riconosciute per garantire un sostegno fondamentale alle famiglie e per una scuola realmente inclusiva che non lasci indietro nessuno”.

“Parliamo di una dotazione di risorse fondamentale per arricchire e potenziare le azioni messe in campo dagli Enti locali e dalle istituzioni scolastiche a sostegno dei giovani con problemi di disabilità- afferma il sindaco di Carpi e Delegato Politico al Welfare di Anci Emilia-Romagna, Alberto Bellelli-. Non possiamo che esprimere apprezzamento per la decisione assunta dalla Giunta regionale”.

“Un impegno concreto della Regione Emilia-Romagna volto a garantire sia il diritto allo studio dei ragazzi con problemi di disabilità che il complessivo andamento e benessere nelle scuole superiori, di competenza provinciale- commenta il presidente di Upi Emilia-Romagna e della Provincia di Parma, Andrea Massari-. Una attenzione importante che la Regione riserva al sistema scolastico nel suo complesso e che coglie il nostro plauso e il pieno apprezzamento da parte di Upi Emilia-Romagna. Un passo fondamentale per rendere più accessibile l’accesso scolastico da parte di tutti gli studenti abbattendo ogni tipo di barriera”.

La suddivisione dei fondi agli Enti territoriali 

La ripartizione a Comuni e Unioni di Comuni dei 9,2 milioni di fondi regionali è stata effettuata sulla base dello stesso criterio utilizzato per la suddivisione del Fondo statale, cioè prendendo come riferimento il numero di studenti disabili iscritti alle scuole superiori.

Alla Città Metropolitana di Bologna vanno quasi 1,97 milioni di euro, alla Provincia di Modena oltre 1,6 e a quella di Reggio Emilia circa 1,26. Poi, proseguendo in ordine di importo decrescente, Ferrara si è aggiudicata quasi 876.000 euro, Parma 846.000 euro, Ravenna circa 836.000 euro, Forlì-Cesena quasi 617.000 euro, Rimini circa 616.000 euro e, infine, Piacenza quasi 543.000 euro.

A queste risorse che provengono dalle casse regionali si aggiungono i fondi statali che la Giunta di viale Aldo Moro ha trasferito nelle scorse settimane alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna, per il successivo trasferimento delle risorse ai Comuni e relative Unioni.

Risorse statali che vengono impiegate, ad esempio, per l’organizzazione del trasporto casa-scuola degli studenti disabili, l’assunzione di personale per l’assistenza educativa e i servizi pre e post orario scolastico.

I Comuni e le Unioni di Comuni beneficiari delle risorse regionali entro settembre 2024 dovranno inviare alla Regione una relazione sulle attività realizzate e sui risultati conseguiti, perché nemmeno un euro vada sprecato.

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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