MODENA – Un’autentica “Madre della Repubblica”, un patrimonio per tutta la comunità modenese, un punto di riferimento per chiunque volesse ispirare la propria attività politica e l’impegno nelle istituzioni ai valori di libertà e democrazia. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così Aude Pacchioni, scomparsa all’età di 94 anni dopo una vita “spesa al servizio del bene comune”, prima come partigiana poi con l’attività politica, come consigliera comunale e assessora, contribuendo, tra l’altro, alla nascita del primo asilo nido in città, nel 1969, e alla costruzione del modello di welfare che ha caratterizzato le amministrazioni locali del territorio e ha visto il suo impegno continuare negli anni.
“Parlare di Aude – spiega Muzzarelli – significa per me parlare di una persona di famiglia, una di quelle che hai sempre amato. Il bene comune era al centro della sua vita: la valorizzazione della comunità, la sua crescita e il ruolo di tutte e tutti per la conquista della democrazia e dei diritti, passo dopo passo. Era consapevole – aggiunge il sindaco – che avremmo vissuto meglio solamente mantenendo le conquiste ottenute con tanti sacrifici, a partire dalla stagione della Resistenza: i diritti, il lavoro, il ruolo delle donne nella società, il rispetto e l’amore per le istituzioni democratiche”.
Muzzarelli ricorda come “non avesse ancora 17 anni quando, con l’Armistizio dell’8 settembre 1943, la cascina familiare divenne un rifugio per soldati sbandati, feriti e fuggitivi dal campo di concentramento e transito di Fossoli. Poco dopo iniziò l’attività clandestina con il Cln e militò nella brigata partigiana Diavolo con il nome di battaglia di Mimma”.
Nel Dopoguerra si impegnò a livello sindacale, a favore di braccianti e mondine con la Federmezzadri, e in politica nel Pci. Venne eletta consigliera comunale la prima volta nel 1956 e riconfermata fino al 1985. Per dieci anni, con il sindaco Alfeo Corassori, fu anche assessora a Sanità e Servizi sociali, poi assunse le deleghe a Bilancio e Patrimonio, con il sindaco Rubes Triva. Fu assessora anche con i sindaci Germano Bulgarelli e Mario del Monte.
Dal 1986 ha guidato l’Azienda per il Diritto allo studio e poi, fino all’estinzione del 2016, l’Opera pia “Casa di riposo”.
Per vent’anni, tra il 1999 e il 2018, ha presieduto l’Anpi provinciale e nel 2003 il presidente Carlo Azeglio Ciampi, le ha conferito l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica.
“Aude era un grande patrimonio per tutta la comunità modenese, un’autentica Madre della Repubblica – continua Muzzarelli – e rappresentava un riferimento per tutti noi che sapevamo di potere sempre contare sui suoi consigli lucidi, ispirati alla storia democratica di Modena, con i valori di democrazia e libertà a guidarla per tutta la vita. Quei valori erano nel suo cuore e sono la sua preziosa eredità, insieme all’antifascismo, che è memoria ed è al contempo il suo lascito per assicurare che quel passato non torni. Così com’era sensibile e intelligente nella vita pubblica, sempre disponibile per la comunità – conclude il sindaco -, lo era anche in quella privata, composta per la perdita del figlio e l’amore espresso per il nipote”.
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