La riunione, unica per le sue caratteristiche in Italia, è organizzata dall’Accademia SSD di Massimiliano Duran con la collaborazione di ASI, Coni, Casa Circondariale e Amministrazione comunale di Ferrara, che al progetto ha concesso anche ll sostegno economico.
Previsti sette incontri dilettantistici, di cui uno femminile, fra la Pugilistica Padana e i portacolori delle squadre Ravenna Boxe, Regis Bologna, Boxe Nicotera, Cuba Boxe, GioBoxe e Cavarzere Boxe.
Schierati sul ring, che sarà allestito all’interno del cortile della struttura carceraria, gli atleti di punta di queste palestre, alcuni dei quali con già le carte in regola per passare al professionismo.
L’evento è stato presentato nella mattinata di lunedì 11 settembre nella residenza municipale.
“L’incontro pugilistico di due anni fa, occasione davvero unica per i detenuti di vivere un’esperienza sportiva in diretta, – ha ricordato la comandante della Casa Circondariale Annalisa Gadaleta – ha avuto gran successo. A questo nuovo appuntamento, il primo di una serie di momenti sportivi promossi i carcere, è prevista una partecipazione raddoppiata”.
“Questa un’iniziativa, che va nel solco delle attività messe in campo ai fini della rieducazione della popolazione carceraria, – ha aggiunto il direttore Paolo Malato – è il risultato di un impegnativo lavoro organizzativo e della grande collaborazione e sinergia fra Comune di Ferrara e tutti gli altri attori coinvolti”.
“Il pugilato, con le sue regole e i suoi costanti richiami alla disciplina e al rispetto reciproco – ha dichiarato Massimiliano Duran – può rappresentare un esempio importante per un nuovo atteggiamento di vita da parte di chi si trova a vivere la dimensione carceraria. Su questo noi puntiamo, insieme con il Comune di Ferrara che unico in Italia ha compreso il valore di questa iniziativa, con l’Asi, il Coni, i nostri sponsor e tutti gli operatori della casa circondariale”.
“Quello di giovedì sarà un momento sociale e sportivo importante, reso possibile anche grazie alla sensibilità e all’apertura del personale della struttura carceraria. – ha affermato l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli – Per questo l’Amministrazione comunale di Ferrara lo ha sostenuto economicamente, appoggiando anche il non facile percorso che ha portato alla sua realizzazione. Siamo infatti convinti – ha ribadito – che la pratica del pugilato, insieme a quella di tutti gli altri sport, sia attività necessaria all’interno di un carcere, elemento del trattamento e strumento rieducativo per aprire a vere possibilità di cambiamento”.
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