BOLOGNA – Prosegue la quarta e ultima edizione di Atlas of Transitions Biennale, dal titolo We The People, con il programma delle giornate di sabato 5 e domenica 6 dicembre, che vedono protagonisti la sound artist Rokia Bamba e il collettivo ZimmerFrei.
Realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, con la cura di Piersandra Di Matteo, il festival ripensato per il periodo invernale, e ferme restando le condizioni di emergenza, muta da spazio fisico a spazio acustico, sottolineando ancor più la dimensione dell’ascolto.
We The People sigla al contempo la conclusione del progetto europeo Atlas of Transitions. New Geographies for a Cross-Cultural Europe in cui undici partner in sette paesi – Italia, Albania, Belgio, Polonia, Francia, Grecia e Svezia – hanno collaborato negli ultimi tre anni per progettare e realizzare, attraverso diverse pratiche artistiche, esperienze innovative di interazione e reciprocità tra cittadini europei, residenti stranieri e nuovi arrivati (migranti, richiedenti asilo, minori non accompagnati, rifugiati).
People non è una voce unitaria: presuppone una pluralità di corpi non riconosciuti in un unico soggetto. Nel We risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
Attraverso performance, proiezioni filmiche, incursioni radiofoniche, workshop per gli studenti delle medie superiori, We The People vuole essere un invito a contrastare la subalternità razziale, di genere, sociale, economica, per affermare l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati.
Sabato 5 dicembre il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna/Nuovo Forno del Pane ospita dalle 10.00 alle 13.00 nella stazione di Neu Radio la masterclass Say it Loud: A New Orgasmic Paradigm, dedicata alla produzione radiofonica e al djing, condotta da Rokia Bamba, voce della diaspora africana e animatrice della scena musicale di Bruxelles. I partecipanti, selezionati attraverso una call pubblica, sono invitati a riflettere sul suono come strumento per creare universi acustici non eurocentrici, passando in rassegna diverse tecniche di mixaggio e analizzando fonti sonore di varia origine, lavorando sull’assemblaggio e la selezione di suoni d’archivio, field recording, beats provenienti da tanti universi musicali.
Alle 18.00 l’appuntamento è con Radio India, progetto di Teatro di Roma | Teatro Nazionale, che riaccende i microfoni in occasione di We The People per inaugurare un nuovo corso, e compone un programma radiofonico di ascolti e azioni vocali provenienti dall’universo acustico di Atlas of Transitions Biennale. Il palinsesto è composto da: A Forgotten Tune, realizzato dalla performer vocale e attivista ugandese Carolyne Afroetry, nell’ambito del progetto Afro Women Poetry; Magnitudo | Azione Vocale Collettiva, un progetto di Collettivo Amigdala per Atlas of Transitions, creato da Meike Clarelli e Davide Fasulo; Voci da Lingua Madre nella forma audio della pillola video andata in onda il 2 dicembre, in occasione dell’apertura del festival; un intervento di Anna de Manincor e Massimo Carozzi di ZimmerFrei sul documentario Saga; un breve estratto di Rokia Bamba. Inoltre in esclusiva per questa occasione il musicista e regista, fondatore della compagnia Giardini Pensili Roberto Paci Dalò presenta HANNAH | impromptu radiofonico per voci, strumenti e elettronica, una performance radiofonica composta di frammenti, materiali di un lavoro in corso, condivisi nella loro fluidità. Una foresta sonora creata a partire dalla vera voce di Hannah Arendt intrecciata a suoni strumentali e elettronici, un percorso iniziatico nella sua fonetica.
Nella stessa giornata, in collaborazione con Atlantico Festival, va in onda sui canali social di ERT e di Atlas of Transitions-Italia alle ore 22.00 la conversazione con ascolti Our Silences Will Not Protect Us: Rokia Bamba, in dialogo con il dj e giornalista musicale Federico de Felice, dà vita a informal archiving, una selezione di brani da cui emergeranno materiali provenienti dalle tradizioni sonore delle musiche afro/americane come rap, house e afrobeat, registrazioni vocali.
Domenica 6 dicembre alle ore 20.30, il collettivo ZimmerFrei, artisti associati alla Biennale, presenta in prima assoluta sulla piattaforma #iorestoinSALA, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, i quattro episodi di Saga – Camminare | Partire | Abitare | Restare qui: originale formula di documentario e coming-of-age movie che ha per protagonisti Yakub Abdul Suleman, Tea Bernardi, Filmon Yeman e Ada Carozzi, giovani dalle cui storie emerge una nuova idea di cittadinanza. Nell’arco dei tre anni di Atlas of Transitions Biennale, ZimmerFrei ha esplorato la città, adottando il punto di vista di adolescenti conosciuti nei laboratori attivati al Teatro Arena del Sole: registrazioni sonore ambientali, riscrittura di conversazioni, riprese video, escursioni fotografiche. Per Yakub, arrivato da solo in Italia dalla Nigeria passando per la Libia, Bologna è il luogo che chiama casa; lo è per Filmon e Bana, che si interrogano sulla comune origine eritrea, così per Tea in procinto di partire per Istanbul o per Ada che passa dal trambusto dei giochi sotto i portici al silenzio di una città spopolata. Ad arricchire la proiezione un incontro con Anna de Manincor, Massimo Carozzi e i protagonisti del film: coordina Piersandra Di Matteo e intervengono anche Antonella Agnoli e Moussa Molla Salih – in onda sui canali social di ERT e di Atlas of Transitions-Italia. Saga sarà poi ripreso nella programmazione della Cineteca di Bologna.
We The People è realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, in dialogo con una larga rete di collaboratori urbani. Centri culturali, cooperative impegnate nell’accoglienza, organizzazioni attive nella mediazione culturale, associazioni di comunità immigrate e attivisti, in connessione con le principali istituzioni culturali della città, tra le altre Fondazione Cineteca, Fondazione per l’Innovazione Urbana, Dipartimento di Sociologia e DAMSLab – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna, insieme a Neu Radio, Atlantico Festival, CHEAP street poster art, Mediterranea Saving Humans.
L’immagine scelta per Atlas of Transitions Biennale 2020 | We The People è della fotografa sudafricana Alice Mann, tratta dalla serie Drummies che comprende ritratti di “drum majorettes”, atlete adolescenti provenienti dalle comunità più emarginate del paese che scelgono questo sport altamente competitivo come forma di riscatto sociale e self-empowerment.
2018 ©Alice Mann_Hillcrest Primary Majorettes from the series Drummies (2018)
Informazioni:
gli appuntamenti sono gratuiti a eccezione di Saga di ZimmerFrei il 6 dicembre (in prima visione sulla piattaforma #iorestoinSALA, in collaborazione con la Cineteca di Bologna al prezzo di 5 €; per assistere alla proiezione occorre collegarsi al link https://programmazione.cinetecadibologna.it/).
Atlas of Transitions Biennale
WE THE PEOPLE
Arti • Migrazioni • Cittadinanze
dal 2 al 7 dicembre 2020 – Bologna
performance | incursioni radiofoniche | talk | film | workshop
Foto:
Rokia Bamba_Photo Elien Spillebeen
ZimmerFrei
Saga I – Piazza Maggiore Yakub photo © zimmerfrei