Modena

Arriva a Modena Share’ngo il servizio di car sharing elettrico

Da giovedì 18 maggio sarà possibile noleggiare una delle 20 auto gialle presenti in città, con la possibilità di prelevarla in una zona e lasciarla in una differente

MODENA – Si chiama Share’ngo il nuovo servizio di car sharing elettrico che prende il via a Modena da giovedì 18 maggio e che consentirà il noleggio dell’auto, prelevandola da una zona e lasciandola anche in una differente nell’ambito delle nove aree operative individuate.

Saranno venti, per cominciare (in base alla risposta che ci sarà potranno essere implementate fino a 50), le auto gialle elettriche a impatto zero e a flusso libero a disposizione dei modenesi.

Il nuovo servizio e i mezzi dedicati sono stati presentati ieri mattina, mercoledì 17 maggio, nel corso di una conferenza stampa alla presenza, dell’assessore alla Mobilità del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi; del presidente di Aess e assessore comunale all’Ambiente Giulio Guerzoni, dell’amministratore delegato di CS Group Emiliano Niccolai, di tecnici comunali e rappresentanti dell’azienda che gestirà il servizio.

Ecologiche, facili da guidare e da parcheggiare, viste le ridotte dimensioni, le auto del servizio Share’ngo saranno disponibili in strada, pronte all’uso, senza preoccupazioni per il riposizionamento nella zona del prelievo e per la ricarica, operazioni che saranno a cura del gestore.

L’utente potrà individuare la posizione del veicolo e prenotarlo attraverso la App del servizio Share’ngo (registrazione su www.sharengo.it/signup, per informazioni tel. 0586 1975772), per poi iniziare il noleggio a un costo medio di 24 centesimi al minuto. I mezzi potranno accedere alla Ztl, dove sono stati ricavati stalli dedicati, così come in altre zone della città, e potranno essere parcheggiate senza pagamento di ticket nelle aree a strisce blu.

Presentando il servizio, gli assessori hanno evidenziato l’obiettivo dell’Amministrazione di promuovere una mobilità sostenibile e condivisa in città, e hanno ricordato come tale sperimentazione sia resa possibile grazie a un finanziamento di 50 mila euro per il Progetto europeo Transition Cities ottenuto nel 2014 dall’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile (Aess), di cui il Comune è socio fondatore.

Il servizio Share’ngo sarà gestito dalla società CS Group spa di Livorno, cui è stato affidato direttamente non essendo pervenute candidature per il bando a suo tempo pubblicato. L’Amministrazione ha provveduto alla predisposizione delle colonnine di ricarica (per un costo pari a 9 mila euro), a riservare stalli dedicati e a esonerare il gestore dal pagamento della Tosap per i posti auto riservati per la durata del servizio (individuata in quattro anni).

Share’ngo arriva a Modena, prima città in regione, dopo essere stato già attivato a Milano, Roma e Firenze. Il gestore del servizio, ha infatti avviato il servizio di car sharing elettrico in Italia due anni fa, con l’obiettivo di ridurre l’impatto della mobilità privata e inquinante nelle città, e conta oggi una flotta di oltre 1500 auto e 65 mila clienti.

“La nostra ambizione – ha affermato Niccolai – è trasformare la mobilità urbana elettrica e condivisa in un’esperienza per tutti, ogni giorno nuova e gratificante. Un’esperienza a cui vogliamo arrivare, anche a Modena, con l’impegno di aziende, enti, esercizi commerciali, associazioni che scelgono la mobilità sostenibile e condivisa e vogliono contribuire a renderla la ‘prima scelta’ per muoversi in città per i loro dipendenti, clienti, visitatori e soci. Un obiettivo che si può raggiungere in poco tempo – come stiamo dimostrando a Milano, Roma e Firenze – offrendo un’opportunità reale di cambiare le nostre città, rinunciando ad inquinarle e liberando lo spazio comune dalla tirannia dei veicoli di proprietà. Con Sharengo le persone non hanno più scuse: per fare la spesa, andare in palestra o a teatro, in centro possono farlo lasciando l’auto privata a casa, contribuendo così a ripulire l’aria della città e a ridurre l’inquinamento acustico, il traffico, lo stress da parcheggio”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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