L’uomo fermato dalla Polizia municipale dieci minuti dopo che l’attività era stata notata dai monitor: tre i clienti che si erano rivolti a lui in quel breve lasso di tempo
MODENA – È stato arrestato al Novi Sad, ma a notare l’attività illegale in cui era impegnato è stato un ispettore della Polizia municipale di Modena intento a monitorare i video del sistema della videosorveglianza nella Sala operativa del Comando di via Galilei, proprio con lo scopo di verificare le segnalazioni di spaccio giunte da cittadini della zona.
Erano le 9.45 di mercoledì 22 novembre quando le immagini registravano la presenza di un uomo, risultato poi essere un nigeriano di 26 anni richiedente asilo, seduto su una panchina, non lontano dal punto di ristoro dell’area.
Lo straniero veniva avvicinato da un giovane al quale cedeva la sostanza contenuta in un sacchetto estratto con aria furtiva dagli indumenti, dopo aver attentamente controllato la zona con lo sguardo, ma evidentemente senza avvedersi della telecamera di videosorveglianza.
L’ispettore ha immediatamente inviato una pattuglia per accertare quello che pareva a tutti gli effetti spaccio di sostanze stupefacenti.
Nei dieci minuti impiegati dagli agenti per arrivare sul posto lo stesso uomo è stato avvicinato da altri due clienti, un signore italiano di mezza età che si è trattenuto solo pochi istanti per poi allontanarsi in tutta fretta dopo lo scambio, e un altro giovane.
Questa volta la pattuglia della Municipale era però già sul posto ed è riuscita a fermare il cliente, appena maggiorenne e, soprattutto, ad arrestare lo spacciatore trovato in possesso di altri 10 grammi di marijuana e di 55 euro, probabilmente frutto dell’attività illegale.
Sequestrata la droga e il contante, l’uomo, senza precedenti, S.I. le iniziali, è stato accompagnato al Comando e sarà processato per direttissima nella giornata di giovedì 23 novembre.