Nella realizzazione del progetto, i due enti si avvarranno anche del contributo di Arpae Emilia-Romagna (e in particolare della Struttura oceanografica Daphne e della Struttura IdroMeteoClima), che è stata coinvolta alla luce della sua lunga esperienza nel campo del monitoraggio ambientale in ambiente marino.
Tra gli obiettivi principali del progetto c’è la creazione di un approccio metodologico uniforme per superare i limiti delle attuali analisi sito-specifiche sull’inquinamento marino, spesso condotte con metodi disomogenei, e restituire un quadro complessivo della contaminazione dei nostri mari e di come tutti ciò impatta sulla salute umana e sui cambiamenti climatici.
Attività di campionamento e laboratorio partiranno nel mese di giugno a bordo della Amerigo Vespucci, insignita dall’Unesco del vessillo di “UN Decade of Ocean Science for Sustainable Development”, dove alcuni ricercatori Iss si imbarcheranno durante le campagne addestrative estive.
Analoghe attività verranno svolte a bordo di Nave Alliance a opera del solo personale dell’Istituto Idrografico della Marina Militare, secondo i protocolli concordati con l’Iss.
Arpae collaborerà all’analisi, sotto il profilo sanitario e ambientale, dell’impatto delle microplastiche e di altre sostanze persistenti ed emergenti, come i composti perfluoroalchilici.
“Arpae rappresenta un punto di riferimento importante per la conoscenza degli ecosistemi marini non solo in Emilia-Romagna – afferma l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo – e questa nuova importante collaborazione conferma l’impegno e il valore tecnico e scientifico della struttura. Con il progetto Sea Care sarà possibile acquisire e condividere nuove conoscenze di grande rilievo per la tutela dell’ambiente e di quella grande risorsa che è il mare”.
“Assumere un approccio Planetary Health – aggiunge il direttore regionale di Arpae, Giuseppe Bortone – significa porre l’attenzione a tanti aspetti tra loro correlati di tutela ambientale e tutela della salute umana, nella consapevolezza che solo un approccio integrato può aiutarci a comprendere l’impatto delle attività degli esseri umani sugli ecosistemi e ad agire in un’ottica di prevenzione. Arpae, grazie alla competenza nello studio dello stato del mare, anche tramite l’utilizzo delle tecnologie di osservazione satellitare (realizzate nell’ambito del programma Copernicus), nello studio delle microplastiche e nell’applicazione della direttiva sulla Strategia marina europea, intende fornire il suo contributo in questa direzione. Il progetto di Marina Militare e Iss a cui collaboriamo è una grande occasione per studiare la salute del mare e le interrelazioni con il cambiamento climatico, con l’inquinamento antropico e con la salute umana”.
Per approfondimenti vai al comunicato stampa di Marina militare e Istituto superiore di sanità sulla firma del protocollo di intesa.
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