In calendario 33 concerti in tutto il territorio modenese. L’apertura giovedì 22 giugno, nella chiesa di San Pietro, con il concerto dell’organista Alessio Corti
MODENA – La violinista diciottenne al suo debutto e l’organista affermato di fama internazionale; la musica classica e i concerti che sperimentano unioni originali di strumenti e generi; i paesi della Bassa e i borghi più sperduti dell’Appennino.
È questo il gioco dell’integrazione degli opposti che fin dall’inizio caratterizza con successo la rassegna “ArmoniosaMente” che inaugura la sua sesta edizione, giovedì 22 giugno alle 21, con un concerto dell’organista Alessio Corti nella chiesa di San Pietro a Modena, e prosegue fino alla fine di settembre con un programma di 33 appuntamenti in tutto il territorio modenese.
“ArmoniosaMente”, che si svolge tra chiese e castelli, borghi e pievi con la direzione artistica di Stefano Pellini e Davide Burani è nata dall’unione delle due rassegne storiche “Armonie fra musica e architettura” e “Lungo le antiche sponde” ed è promossa dalle associazioni Amici dell’organo “Johann Sebastian Bach” e “Cantieri d’arte”, con il patrocinio del Comune di Modena e il contributo di Regione Emilia Romagna, Bper Banca e Lapam.
Nel cartellone della rassegna si alternano concerti di giovanissimi talenti, la cui valorizzazione è da sempre uno degli obiettivi di “ArmoniosaMente”, come Erika Vagnoni, violinista diciottenne appena diplomata, o gli altrettanto giovani ma già affermati Karol Lipinski, polacco, anch’egli violinista, e Nicolò Sari, organista, con le esibizioni di artisti di grande esperienza e prestigio internazionale come l’arpista spagnolo Josè Antonio Domenè, che suonerà in duo con Davide Burani, e l’Ensamble dei Salotti musicali parmensi che vanta grandi solisti al suo interno.
Tra le caratteristiche della rassegna anche la valorizzazione degli organi storici di cui il territorio modenese è particolarmente ricco, sono circa 250 gli strumenti collocati per lo più nelle chiese, e i concerti sono un occasione per fare manutenzione e riportarli agli antichi splendori grazie a mani esperte.
La musica per organo è quindi la protagonista del cartellone ma non da sola, accanto infatti ai programmi classici, da Monteverdi a Bach, ci sono concerti più insoliti e “popolari” come il programma da Sinatra a Bublé proposto dall’ensemble per soli ottoni e voce Parma Brass (27 giugno a Stuffione di Ravarino), o “Nyanga. Voci di luna”, concerto per arpa e percussioni a San Cesario il 29 giugno, ma anche un insolito viaggio musicale per chitarra e pianoforte (San Felice, il 3 luglio), e un altrettanto particolare viaggio tra l’Italia e l’Inghilterra con il concerto “Albione e il Barocco” (Stuffione di Ravarino, 6 luglio) e dal Barocco alle colonne sonore, con gli Ottoni matildici (Castelnuovo, 28 agosto).
Nel programma tornano però anche gli appuntamenti tradizionali e amatissimi dal pubblico della rassegna come il Concerto promenade a Fiumalbo il 30 luglio e le conferenze itineranti alla scoperta delle chiese e dei borghi dove si svolgono alcuni dei concerti.
APERTURA NELLA CHIESA DI SAN PIETRO
Giovedì 22 giugno, alle 21, il concerto per organo solo di Alessio Corti, organista di fama internazionale, con un programma che copre cinque secoli di musica
Copre cinque secoli di musica, dedicando un’attenzione particolare a Bach e Mozart, il concerto dell’organista Alessio Corti che giovedì 22 giugno, nella chiesa di San Pietro (in via San Pietro 7), inaugura la 6ª edizione della rassegna “ArmoniosaMente”. Il concerto inizia alle 21, l’ingresso è libero e gratuito.
Il concerto sarà anche l’ultima occasione per ascoltare il grandioso organo cinquecentesco della chiesa benedettina, opera di Giovanni Battista Facchetti, che verrà presto smontato per essere restaurato in seguito ai danni causati dal sisma del 2012 e quindi non si potrà ascoltare per un lungo periodo.
Alessio Corti, pisano, classe 1965, organista di fama internazionale e docente a Ginevra, aprirà la sua esibizione con una Suite de pièces de la Renaissance alla quale seguirà il Preludio in Re maggiore di Buxtehude e poi la Toccata, Adagio e Fuga in do maggiore BWV 564 di Bach. Il programma prosegue quindi con l’Ave Veru, di Liszt, la Fantasia in Fa minore KV 594 di Mozart, l’Allegretto in Lab maggiore op.92 n.3 di Bossi e, infine, un passaggio nel Novecento con Le jardin suspendu di Jehan Alain.