Apportando modifiche sulla sublime Psiche del 1822 dello scultore purista Pietro Tenerani, Paganelli si appropria di un momento particolare del Mito, quello del profondissimo abbandono, divenendone esso stesso un nuovo e moderno interprete. Mai come oggi appare attuale, adeguata ed opportuna la scelta che l’artista compie indagando Psiche dormiente. Le tre viste frontali rispettano lo sviluppo del parallelepipedo, mentre quelle dall’alto e da tergo trasgrediscono la regola, riaffermando in questo modo ancora una volta la dualità dell’opera e il giusto rapporto fra ragione e sentimento. ’artista si avvale degli strumenti propri della disciplina pittorica: chiaroscuro per costruire i volumi e dare corporeità all’immagine, prospettiva per inserire la figura nello spazio, ragione e sentimento per agganciare l’oggetto al nostro tempo.
Come scrive il curatore Degli Angeli “Nelle opere di Paganelli, la freddezza emozionale delle infinite sfumature del pigmento azzurro si contrappone all’erotica dolcezza di Psiche colta in un attimo di estremo abbandono. Il polittico di Luciano Paganelli diviene così il luogo dello spaesamento, dell’inciampo visivo, dell’emozione, che incanta e procura sommovimenti interiori in chi guarda: aspetti propri dell’arte e della pittura”.
La mostra, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Cesena, rimarrà allestita fino al 7 giugno nei seguenti orari: tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30; chiuso il giovedì.
Ingresso: gratuito
Nato a Cesena nel 1948, Luciano Paganelli si diploma all’Istituto d’Arte Statale di Ravenna, sezione Mosaico per poi diplomarsi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Le sue ricerche artistiche sono per lo più caratterizzate da due fasi, l’arte Cinetica e il ritorno al Figurativo. Lo studio sull’arte Cinetica, concluso nel 1981, è terminato con una mostra a Cesena (1981) e una al castello dei Pio di Carpi (1982). La seconda fase del ritorno al figurativo è consistita nello studio degli anziani durato tre anni presso il ricovero Roverella di Cesena culminato con la mostra “L’umano non cancellato” alla Fondazione Guerrini-Maraldi a Cesena nel 1989. Per due anni consecutivi (1982-1983) è stato ospite alla “Biennale Giovani” nella Galleria “Molinella” di Faenza. Dopo un periodo di inattività riprende la pittura e le mostre con l’ultima esposizione: “Calanchi”alla Galleria Carbonari di Cesena nell’ ottobre del 2011, riproponendola nel 2012 alla Galleria Comunale di Brisighella. Sempre nel 2012 a Contemporanea (Forlì) presenta la nuova ricerca “DITTICI” per poi riproporla alla Galleria Comunale Di Cesena “Ex Pescheria” a Dicembre 2013. Ha partecipato all’esposizione”Artisti per Malatesta Novello, Signore di Cesena” nell’ambito dell’ inaugurazione della Nuova Grande Malatestiana (2013-2014). Nel 2015 presenta alla Galleria Comunale di Cesena “Palazzo Comandini” la sua ricerca “Oltre L’Anamorfosi”. Col gruppo di “Oltre il Contemporaneo”, composto da 8 artisti, partecipa alle tre mostre consecutive di Sarsina (2015), Cesena (2015) e Bologna (2016). Attualmente vive e lavora a Cesena.
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