BOLOGNA – “Dispiace che ancora una volta alcuni consiglieri di Fratelli d’Italia facciano disinformazione su un tema così cruciale, tentando di generare confusione a danno dei cittadini.
Le dichiarazioni in merito all’app Pollicino denotano una scarsa conoscenza del progetto, sin dalle basi. Innanzitutto non si tratta di una iniziativa del Comune di Bologna – come dichiarato da Fratelli d’Italia – ma di un progetto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che ha scelto Bologna come territorio virtuoso nel quale sperimentare uno strumento che consentirà di costruire servizi di mobilità avanzati, capaci di rispondere ai nuovi bisogni di mobilità dei cittadini.
Così come sono del tutto infondate e fuorvianti le accuse di violare la privacy delle persone e di creare “cittadini di serie A e di serie B”, e ancora che “il Comune possiederà i dati dei cittadini”.
Il sistema di premialità legato all’app non valuta in alcun modo i comportamenti dei cittadini: non entra infatti nel merito del mezzo utilizzato. Chi utilizza la bici o il Suv, in questo caso è sullo stesso piano. Inoltre, i dati sulla mobilità sono forniti volontariamente dai cittadini che vorranno aderire all’iniziativa ed in modo del tutto anonimo. Va da sé il pieno rispetto della privacy secondo le norme del GDPR.
La finalità del progetto è quella di analizzare i dati finali in forma anonima che racconteranno come si spostano in generale i bolognesi, non ovviamente cosa fa il singolo cittadino. Cosa che accade già per molte applicazioni che utilizziamo quotidianamente.
In mancanza di progetti propri, inviterei i consiglieri di Fratelli d’Italia a porre almeno attenzione a quelli altrui, per evitare di commettere errori di valutazione così superficiali, che di certo non aiutano i cittadini a confrontarsi su temi fondamentali per il futuro di Bologna”.