PARMA – Nell’ambito della ventottesima edizione del Festival Natura Dèi Teatri curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, giungerà a compimento la riflessione estetica quadriennale di Lenz sulle letterature del sacro con il debutto nazionale di APOCALISSI GNOSTICHE il 23 ottobre (repliche il 24-25-26-29-30-31). Quarta e ultima fase del progetto Sacre Scritture, la nuova creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto vede in scena il poeta e performer Marcello Sambati, che ritorna a Lenz dopo l’interpretazione nel 2022 di Numeri dal IV Libro della Bibbia, insieme all’ensemble formato da Sandra Soncini, C.L. Grugher, Carlotta Spaggiari, Tiziana Cappella.
Dopo La Creazione (2021), Numeri (2022) e Apocalisse (2023), APOCALISSI GNOSTICHE prosegue la ricerca dello svelamento delle scritture apocalittiche, dando corpo scenico ad alcuni Codici di Nag Hammadi, un antico tesoro testuale di recente e casuale ritrovamento (Egitto, 1945), costruito con sequenze narrative oscure e lampeggianti, denso di immagini criptiche, radicali e brucianti, che indicano strade ignote per arrivare alla nuova conoscenza. La ragione della ricerca di Lenz nelle pieghe dei codici gnostici, la cui datazione risale al I e II secolo dopo Cristo, sta nel bisogno di essere narrati da una diversa apocalittica – così già processata dalla storia passata e presente – di essere ‘illuminati’ da una nuova e divergente rivelazione. Le Apocalissi Gnostiche annunciano con parole-immagine l’avvento di un’altra sapienza umana_non-umana, senza età, senza ordine, senza volontà, una Sofia che ci invita a percorrere la via del paradosso linguistico per tornare alla radice ed essere guidati nelle tempeste della materia del presente da una ‘femmina nata dalla femmina’.
Scrive Francesco Pititto nella sua introduzione all’opera: “Si pensi a come potrebbero mutare le sorti del mondo attuale se “gli esseri umani completi” attraverso l’immaginario collettivo, l’inconscio collettivo che rende l’io uguale al noi, lo stesso identico gesto originario, potessero rendere reale un’esistenza sempre sognata, un altro essere umano ancora più completo dentro una Natura da sempre completa. Il teatro rigenera lo stato delle cose e del mondo, avverte e formula profezie sui destini di ognuno, come sentinelle che scrutano l’orizzonte per nuove apocalissi, per nuove immagini da immaginare e rendere reali.”
Le Apocalissi di Adamo, Pietro, Giacomo e Paolo rappresentano una fonte drammaturgica e imagoturgica inesauribile e potente, aldilà delle molteplici interpretazioni filosofiche e teologiche, poiché riconducibili alla realtà del mondo che viviamo, alla condizione umana di ogni singolo essere umano. Le correnti di idee ispirate allo gnosticismo fanno parte dell’immaginario collettivo contemporaneo, hanno prodotto nel tempo arte – da William Blake a John Milton -, mentre la figura femminile nel Pistis Sophia (Fede Sapienza), diventa oggetto di ricerca drammaturgica sorprendente, considerando che l’autorità, la facoltà di chiedere e la presenza delle donne non compare in nessun altro scritto religioso antico. In particolare, Maria Maddalena, incarnazione umana della conoscenza – gnosi – parla sessantasette volte, riceve le lodi di Gesù, spiega i passaggi che gli Apostoli maschi non capiscono e nella visione gnostica rappresenta la Sposa e controparte femminile di Cristo.
Maria Federica Maestri, compositrice dell’allestimento nel grande spazio di archeologia industriale di Lenz Teatro commenta così l’opera installativa: “Sospese orizzontalmente in un interno segnato dal lavoro operaio al tempo del primo macchinismo industriale, le colonne esfiltrate dalla facciata della chiesa veneziana della Maddalena, la discepola sapiente prediletta da Gesù, istituiscono uno spazio esorbitante, eccedente, deviante dalla regola della verticale utile ai fedeli obbedienti e senza sogni. Si oppongono, così sdraiate e disarmate, all’ordinativo basso→alto, dura norma che gerarchizza la salita e la discesa nella piramide plastico-morale di corpi e volumi. Per la ragion fisica del vero-finto anche queste quattro sorelle dalla fattura pesante prendono il volo e si stagliano nell’aria dando vita ad uno spazio-tempo di pura intuizione, ad un campo di pura sensazione in cui abbracciare l’ombra e ridere del buio.“
Sabato 26 ottobre dopo la performance verrà presentata APOCALISSI INCOATIVE, opera artistica di Orsola Rignani, ricercatrice dell’Università di Parma di Storia della Filosofia, nell’orizzonte contemporaneo della prospettiva Posthuman.
Una nota su Marcello Sambati: fondatore di Dark Camera e del teatro Furio Camillo di Roma, è un raffinatissimo poeta che persegue con assoluto rigore un rarefatto processo di smaterializzazione e svuotamento, dove la poesia è sostanza teatrale e peripezia del fare artistico.
23-24-25-26 ottobre + 29-30-31 ottobre
APOCALISSI GNOSTICHE
Progetto Sacre Scritture
Creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto
Musica | Andrea Azzali
Interpreti | Tiziana Cappella, C.L. Grugher, Marcello Sambati, Sandra Soncini, Carlotta Spaggiari
Lenz Teatro Sala Majakovskij
da mercoledì 23 ottobre a venerdì 25 ottobre ore 21.00 + sabato 26 ore 17.00
da martedì 29 ottobre a giovedì 31 ottobre ore 21.00
sabato 26 ottobre < a seguire APOCALISSI INCOATIVE < Presentazione dell’opera di Orsola Rignani
FESTIVAL NATURA DÈI TEATRI 2024
APOCALISSI GNOSTICHE
PRIMA NAZIONALE A LENZ TEATRO
Debutta a ottobre la nuova creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto APOCALISSI GNOSTICHE, ultimo capitolo del progetto quadriennale dedicato alle Sacre Scritture. Composizione installativa, performativa e visuale di un tesoro testuale criptico e immaginifico che vede il ritorno a Lenz del poeta Marcello Sambati insieme a Sandra Soncini, C.L. Grugher, Carlotta Spaggiari, Tiziana Cappella.
‘Ma io invocherò l’intramontabile conoscenza, cioè Sofia (…) lei è femmina da una femmina’
dalla Prima Apocalisse di Giacomo
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