Sistemazione di tre zone di franamento nel tratto tra il ponte di via XXV Aprile e la SS9. 50mila euro il costo complessivo delle opere
ANZOLA EMILIA (BO) – Ad Anzola dell’Emilia si è concluso l’intervento di ripristino della sezione di deflusso del Torrente Ghironda, che è consistito nella ripresa di importanti franamenti di sponda. Il lavoro ha interessato il tratto compreso tra via XX Aprile e la strada statale 9 per un tratto di circa 200 metri ed è stato finanziato mediante fondi stanziati dalla Giunta Regionale (Decreto del Presidente n. 40 del 18/03/2020), avente per oggetto l’Approvazione del Piano degli Interventi Urgenti per l’annualità 2020.
Per l’esattezza i franamenti ripresi sono tre: uno di 45 metri ed uno di 80 metri in sponda destra, entrambi adiacenti in via XX Aprile, ed uno di circa 25 metri posto in prossimità della passerella pedonale di via Efrem Benati.
Per ripristinare le prime due frane si è intervenuti creando un sistema fondale costituito da massi ciclopici della lunghezza di due metri e altezza un metro, dopodiché si è riscostruita la scarpata erosa dal maltempo mediante il collocamento di terreno vegetale compresso e costipato a strati di spessore 30 centimetri circa, sul quale è stato posato il rivestimento in pietra calcarea dello spessore di 50 centimetri circa, per un’altezza di circa 3 metri, a protezione del nuovo rilevato in terra.
Infine, si è intervenuto rivestendo con massi ciclopici il tratto terminale del progetto per 25 metri su entrambe le sponde sino alla banca e al fondo dell’alveo del torrente. Lo scopo di questo tipo di intervento – spiegano i tecnici – era creare una più ampia protezione alle sponde erose e rialzare anche il fondo del torrente nel tratto terminale e adiacente al manufatto in cemento armato presente.
L’intervento è stato progettato e diretto dai tecnici dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile (Servizio Area Reno e Po di Volano, sede di Bologna), mentre l’azienda che ha realizzato i lavori è la FEA di Castelfranco Emilia (MO), per un importo complessivo di 50 mila euro iva inclusa.