CERVIA (RA) – Ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino, Antonio Panzuto presenta sul palcoscenico del Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia, sabato 8 gennaio alle ore 21, per la rassegna Favole, lo spettacolo L’Atlante delle città, di cui è autore, interprete e regista.
L’Atlante delle città si sviluppa attorno a una macchina scenica che si apre e si trasforma sotto gli occhi dei bambini, diventando aereo a elica, bicicletta, lanterna magica, atlante di città dove si nascondono storie, personaggi, racconti, immagini, disegni: figure di un film che inizia e si svela lentamente.
Appaiono così Le città invisibili, tra sportelli e nascondigli, capovolte, immerse nell’acqua, ricamate di carta, ritagliate nel rame, costruite di corda e spago, appese a fili sottili e trasportate da cigolanti carrucole.
Lèggere e leggerezza: una parola ricorda l’altra, e nel leggere Calvino si ha sempre questa sensazione, quella di essere sospesi e leggeri come le sue parole. Le sue città invisibili sono dappertutto, nella nostra vita di tutti i giorni: si nascondono tra i fogli sparsi della nostra scrivania, tra le corsie dei supermercati, tra le foglie degli alberi; ci seguono ovunque, nelle tasche dei vestiti, nel fazzoletto aggrovigliato nella borsa… Calvino gioca con le parole e ci spedisce messaggi interplanetari facendoceli trovare per caso… La difficoltà è nel saperli riconoscere.
Teatro d’attore e d’oggetti
Biglietti: 5 euro
Disponibili online sul sito Vivaticket o nella sera di spettacolo dalle ore 20 presso la biglietteria del Teatro Walter Chiari.
Info: 0544 975166 e www.accademiaperduta.it
Si ricorda che, in osservanza del D.L. N. 172 DEL 26/11/2021, da lunedì 6 dicembre 2021 l’accesso ai Teatri, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di “Super green pass” (certificato di vaccinazione e/o guarigione da Covid-19). I bambini con età inferiore a 12 anni sono esentati dal presentare tale certificazione.
TEATRO COMUNALE WALTER CHIARI
CERVIA
FAVOLE
Sabato 8 gennaio 2022 ore 21
ANTONIO PANZUTO
L’Atlante delle città
liberamente ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino