Anticlone Africano, attivo il Piano caldo per le persone anziane

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RIMINI – Con l’estate nel suo clou, le temperature continuano a salire, rendendo fondamentale adottare ogni precauzione possibile per salvaguardare la salute, soprattutto delle persone più anziane. Proprio per rispondere a questa necessità, il Comune di Rimini, in collaborazione con l’AUSL, la Protezione Civile e il terzo settore, ha messo in atto già da maggio il Piano Caldo, un’iniziativa pensata per affrontare l’emergenza caldo in maniera strutturata e coordinata. Il Piano Caldo, che resterà operativo fino alla fine di settembre, si pone come obiettivo principale il monitoraggio costante delle condizioni fisiche e psicologiche della popolazione anziana del distretto. Questo avviene attraverso un servizio di chiamate telefoniche mirate, grazie al quale è possibile verificare lo stato di salute degli anziani e intervenire, qualora fosse necessario, con un supporto pratico e personalizzato. Tra le attività previste, figurano commissioni e servizi a domicilio, per alleviare le difficoltà quotidiane di chi è più vulnerabile. Ad oggi, sono già state effettuate oltre 1500 chiamate, un segno evidente dell’importanza e della capillarità di questo programma.
Il perdurare dell’ondata di calore, che in questi giorni vede anche l’espansione dell’Anticiclone Africano su gran parte d’Italia e dell’Europa centrale, rende queste iniziative ancora più cruciali per la protezione dei cittadini più fragili.
L’importanza dell’idratazione e le fontanelle di acqua a disposizione
In questi giorni di caldo intenso, mantenere il corpo idratato è essenziale per preservare il benessere fisico. Assicurarsi di bere regolarmente acqua è una delle azioni più semplici e fondamentali per garantire che il nostro organismo riceva la quantità necessaria di liquidi.
Rimini, per questo, può contare un’ampia rete di fontanelle pubbliche, ben 107 in tutto il territorio, dove è possibile dissetarsi o riempire la propria borraccia. Questi punti di approvvigionamento d’acqua rappresentano una risorsa preziosa, specialmente durante le giornate più calde.
Oltre alle fontanelle, Rimini è dotata anche delle cosiddette Casine dell’Acqua, veri e propri punti di distribuzione di acqua potabile a chilometro zero, sparsi strategicamente in vari punti della città: in via Marecchiese (all’incrocio con via Montese, nella zona di Spadarolo), presso la stazione di servizio Fortech in via Coriano 223, al Parco Cervi (in via Roma), e in diverse altre aree come via Lagomaggio, via Montescudo/Via Bidente, via Baroni a Viserba, via Apollonia a Torre Pedrera, Parco Rodari a Santa Giustina, via Parigi a Miramare e in via Euterpe.
Queste sorgenti urbane non solo offrono acqua fresca e sicura, ma promuovono anche una cultura della sostenibilità, incoraggiando l’uso di borracce riutilizzabili e riducendo il consumo di plastica monouso.
Dalle fontane ornamentali del Parco del Mare al Bosco urbano in centro, gli ambienti per il refrigerio e l’adattabilità climatica 
Rimini si distingue come modello di sostenibilità urbana grazie alla sua serie di innovazioni volte a migliorare il benessere dei cittadini e l’adattabilità climatica. La città ha implementato numerosi impianti per l’idratazione e ha introdotto strutture sia micro che macro che rispecchiano un approccio ‘resiliente’ alla pianificazione urbana.
Il fulcro di queste iniziative è il progetto del Parco del Mare, una vasta area che combina spazi verdi, campi sportivi e palestre all’aperto con zone dedicate al relax. Importante caratteristica del waterfront sono le fontane ornamentali che, oltre a essere elementi decorativi, offrono sollievo dai calori estivi raggiungendo un picco di funzionalità quando le temperature sono più alte. Queste fontane – che si dispiegano da Nord a Sud – sono molto apprezzate soprattutto dai più piccoli, che all’interno di questi giochi d’acqua possono divertirsi e svagarsi restando al fresco. Un altro elemento è il velo d’acqua situato in piazza Malatesta – di fronte a Castel Sismondo – che contribuisce creare un microclima più fresco attraverso la nebulizzazione dell’acqua, che fornisce una tregua dal calore estivo. Lì accanto, anche il bosco urbano, un’oasi verde in pieno centro città. Questo spazio, come suggerisce il nome, imita una piccola foresta, offrendo ai cittadini e ai visitatori un rifugio naturale e un ambiente rinfrescante in cui rifugiarsi dalle temperature urbane
Linee guida per la sicurezza personale 
Tra i consigli sempre validi per ridurre l’impatto delle onde di calore, il Comune di Rimini, inoltre, raccomanda di attenersi ad alcune indicazioni utili finalizzate ad attenuare le conseguenze dell’elevata asticella della colonnina di mercurio:
1) Evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. L’assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore;
2) Evitare di uscire tra le 12 e le 17. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono.
3) Usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l’uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa.
4) Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.
5) Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare.
6) Ridurre il più possibile l’utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani.
7) Se si assiste una persona vittima di un colpo di calore, colpo di sole o collasso la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi. Nell’attesa, far sdraiare la persona colpita in posizione supina in luogo fresco e ventilato con le gambe sollevate ed eseguire delle spugnature con acqua fredda; se la persona è cosciente, somministrare dei liquidi non ghiacciati (non alcool o caffè). Fra le conseguenze del colpo di calore ci possono essere anche contrazioni e spasmi incontrollabili: in questo caso bisogna fare in modo che la vittima non si ferisca, e non deve ricevere nulla da bere o da mangiare. In caso di vomito, controllare che la via respiratoria rimanga aperta magari girando la vittima su un fianco.