Nell’ambito delle manifestazioni per i 40 anni del “Casanova” di Federico Fellini
RIMINI – Giovedì 27 ottobre alle ore 21 al Cinema Tiberio (Via S. Giuliano 16, Rimini) viene proiettato in anteprima il film concerto “Zoroastro. Io, Giacomo Casanova”, girato al Teatro Galli dal regista Gianni Di Capua, autore anche della drammaturgia, e prodotto da BLIQ film, Kublai film, Comune di Rimini in associazione con la Sagra Musicale Malatestiana e il Progetto Theresia – The Art of Patronage. Il film concerto è tratto da Zoroastre – tragédie lyrique di Jean Philippe Rameau su libretto di Louis de Cahusac nella traduzione italiana e con i testi di Giacomo Casanova – e la proiezione, che si inserisce nelle iniziative promosse dal Settore Cultura del Comune di Rimini in occasione del quarantennale de Il Casanova di Federico Fellini, sarà introdotta dello storico e critico della musica per film Roberto Calabretto. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il film – che dopo l’anteprima riminese uscirà il 2 marzo 2017 in cinema selezionati e rassegne concertistiche e sarà visibile sulla piattaforma internazionale Medici.tv http://www.medici.tv/ – ha per protagonista Galatea Ranzi. La celebre attrice formatasi con Luca Ronconi, Premio UBU e Premio Eleonora Duse come miglior attrice, volto noto a teatro ma soprattutto in televisione (nella soap opera Cento Vetrine) e al cinema, dove è stata tra i protagonisti del film premio Oscar come miglior film straniero 2013 La grande bellezza di Paolo Sorrentino, darà voce a una drammaturgia di inediti testi di Giacomo Casanova estrapolati dalla stessa traduzione in versi che il “seduttore” fece di Zoroastre, dalle sue Memorie e da testi risalenti all’ultimo periodo della sua vita, quello dell’esilio a Dux in Cecoslovacchia dove morirà nel 1798. La voce della Ranzi farà così rivivere un inedito e avvincente punto di osservazione, quello di Giacomo Casanova che, a due anni dalla prima rappresentazione di Zoroastre a Parigi nel 1749, su invito dell’ambasciatore di Polonia e gran elettore di Sassonia, scelse di tradurre in italiano il libretto di Louis de Cahusac per la compagnia italiana dell’Opera di Dresda di cui faceva parte la madre in qualità di attrice.
La realizzazione della parte musicale è a cura del Progetto Theresia – The Art of Patronage (Fondazione iCons) che ha curato la trascrizione musicale della prima versione (1749) di Zoroastre di Rameau a partire dal manoscritto originale; l’esecuzione, una prima assoluta in tempi moderni, è affidata a Theresia Youth Baroque Orchestra diretta da Claudio Astronio, con le voci soliste di Olivier Déjean, Andrés Montilla-Acurero e Martina Tardi, con la direzione artistica di Mario Martinoli e l’azione coreografica di Carlotta Plebs.
«Zoroastro simboleggia la vittoria del bene sul male, dell’intelligenza sulla stupidità. Andando oltre ai dettagli della sua produzione e della sua ricezione, l’opera risulta suggestiva con il messaggio che gli autori, il librettista in primis, hanno inteso veicolare, vale a dire una sorte d’iniziazione del pubblico ai valori della Conoscenza che all’epoca della sua prima rappresentazione non venne capito, anzi, dopo qualche replica l’opera venne ritirata e riproposta qualche anno dopo largamente rimaneggiata nei suoi contenuti originali spurgandola della sua forza eversiva », spiega il regista Gianni Di Capua.
«Le riprese di Gianni Di Capua – scrive Roberto Calabretto – si adeguano ai respiri musicali della partitura, rispettandone i fraseggi e il loro sviluppo che non viene mai spezzettato. In questo modo la narrazione viene tutelata in quanto ritenuta sovrana e insostituibile: la ripresa risulta così essere un’altra via per giungere alla conoscenza dell’opera che continua ad essere tutelata in tutte le sue coordinate… Agendo in questo modo, Di Capua vince una grossa scommessa: portare ad un vasto pubblico uno spettacolo che difficilmente andrebbe a vedere nei normali circuiti di diffusione senza mai banalizzare o impoverire lo spettacolo stesso… Tutte queste scelte hanno reso Zoroastro e la sua musica ancora attuali e permettono al film-concerto di Di Capua di riproporre al pubblico i valori che hanno ispirato Rameau nel comporre quest’opera».
La Sagra Musicale Malatestiana ringrazia il Cinema Tiberio per la collaborazione.
Giovedì 27 ottobre ore 21 Al Cinema Tiberio di Rimini l’anteprima del film concerto “Zoroastro. Io, Giacomo Casanova” nell’ambito delle manifestazioni per i 40 anni del “Casanova” di Federico Fellini. Prodotto dalla Sagra Musicale Malatestiana, girato al Teatro Galli e tratto all’opera “Zoroastre” di Rameau/De Cahusac. Con l’attrice Galatea Ranzi e Theresia Youth Baroque Orchestra. Ingresso libero; introduce la serata lo storico e critico di musica da film Roberto Calabretto.
Per ulteriori informazioni:
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Gianni Di Capua
Regista e autore di numerosi programmi realizzati per la televisione, dal genere documentario a un vasto repertorio di regie televisive, Danza, Musica e Teatro, realizzati per RAI SAT. Regista teatrale e di opere liriche del teatro musicale moderno e contemporaneo, produce innovativi format televisivi applicati alla ripresa video dello spettacolo dal vivo, sperimenta un diverso registro narrativo del mezzo televisivo tenuto conto l’emancipazione del suo linguaggio, il mutato quadro delle esigenze di un pubblico qualificato e di un mercato sempre più globale e competitivo. Tra i programmi realizzati si contraddistingue la pluriennale produzione di progetti audiovisivi con importanti esponenti della danza contemporanea internazionale, tra cui la pluriennale collaborazione con Carolyn Carlson, e della musica contemporanea, tra questi la serie di lavori dedicati al compositore Luigi Nono. I suoi documentari sono regolarmente programmati su RAI 5 e distribuiti sui circuiti televisivi internazionali. Nel 2013 realizza il documentario Richard Wagner, diario veneziano della sinfonia ritrovata, accolto con successo al Festival di Bayrueth ad ideale coronamento delle celebrazione del bicentenario della nascita del grande compositore tedesco. È socio fondatore dell’associazione dei documentaristi italiani DOC It. Parallelamente all’attività incentrata sull’audiovisivo, collabora alla progettazione e allo sviluppo di progetti culturali e multimediali per l’impresa privata e istituzioni non profit, tra cui spicca la pluriennale attività svolta per il Gruppo Benetton ( 2003-2007) nella progettazione, direzione e amministrazione delle attività culturali di Iniziative Culturali, successivamente confluita nella Onlus Studi e Ricerca. Responsabile a diverso titolo di rassegne cinematografiche, tra cui lo storico Festival del Cinema d’Arte e di Biografia d’Artista di Asolo di cui ha assunto la direzione nel 2001, rilanciandolo dopo alcuni anni di forzata chiusura. Docente a contratto dal 1999 in materie cinematografiche e in produzione audiovisivo presso gli Atenei Cà Foscari di Venezia e dal 2006 all’Università di Udine (DAMS).
Roberto Calabretto
È professore associato di discipline musicologiche al Corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali e al D.A.M.S dell’Università di Udine di cui è stato Presidente dal 2009 al 2015, e collabora l’ateneo di Padova. È membro del Collegio Docenti del Dottorato di Ricerca in Studi storico artistici e audiovisivi ed è stato direttore del Master in Composizione di musica per film dell’Università degli Studi di Udine. Fa parte del gruppo di ricerca sulla Critica musicale e la musica per film della Fondazione Levi di Venezia di cui è il coordinatore ed è responsabile del progetto di ricerca Musica in Sacra in Friuli tra Otto e Novecento. I suoi studi vertono sulla musica del Novecento italiano e affrontano le problematiche inerenti alle funzioni della musica nei linguaggi audiovisivi con una particolare attenzione nei confronti di quella cinematografica. Ha pubblicato monografie su Schumann, Casella, Rota, sulla musica nella poesia di Zanzotto e nel cinema di Pasolini, Antonioni, Tarkovskij, Visconti, Resnais e altri registi. Recentemente ha edito il volume Lo schermo sonoro. La musica per film che ha ottenuto lusinghieri consensi dalla critica ed è stato adottato in molti corsi universitari. Ha lavorato per lunghi anni come critico musicale per la Società dei Concerti della Scuola Normale di Pisa e per il Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
GALATEA RANZI
Da quando Luca Ronconi, che era stato suo insegnante all’Accademia Silvio D’Amico e aveva diretto il suo saggio finale, L’amore allo specchio (1987), un fascinoso testo barocco secentesco di G. B. Andreini, la fece debuttare appena diplomata, nel 1988, come protagonista della Mirra di Alfieri allo Stabile di Torino, non ha mai perso l’occasione di confermare il suo straordinario talento d’attrice. Ronconi le ha sempre affidato ruoli importanti nei suoi successivi spettacoli, da Misura per misura (1988), Strano interludio (1989), Gli ultimi giorni dell’umanità (1991), Questa sera si recita a soggetto (1995), fino a Lolita (2000) e Il candelaio (2000). Ha collaborato anche con altri registi come il greco Theodoros Terzopoulos, Cesare Lievi, Massimo Castri. Nel mondo del cinema esordisce con i fratelli Taviani con Fiorile (1993), in seguito è tornata sul set con Cristina Comencini in Va’ dove ti porta il cuore, con Tonino De Bernardi e con la regista portoghese Teresa Villaverde nel film Agua e sal continuando ad alternare il set e il teatro, fino a La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino.
THERESIA YOUTH BAROQUE ORCHESTRA
È un’orchestra sinfonica professionale composta da musicisti sotto i trent’anni di età, provenienti dalle principali scuole di musica antica di tutta Europa. L’orchestra è stata fondata nel 2012 dall’editore Mario Martinoli all’interno delle iniziative di alto perfezionamento musicale promosse dal Progetto Theresia della Fondazione iCons. L’orchestra offre ai suoi giovani musicisti l’opportunità di partecipare regolarmente a stage di formazione orchestrale e masterclass sotto la guida di artisti di fama internazionale. L’attività dell’orchestra si concentra principalmente sullo studio, l’approfondimento e l’esecuzione di musiche degli autori del periodo classico (1750-1800), in particolare Mozart, Haydn e Kraus. Negli ultimi anni l’orchestra si è esibita in numerose città italiane – Roma, Milano, Bolzano, L’Aquila, Lodi, Padova, Rimini, Rovereto, Dobbiaco – e presso importanti istituzioni e Festival musicali, tra cui I Concerti del Quirinale a Roma, la Sagra Malatestiana di Rimini, la rassegna Musiké di Padova. Dal 2013 l’orchestra è ospite permanente del Bolzano Festival Bozen. I direttori musicali stabili dell’orchestra per il triennio 2016-2019 sono Claudio Astronio, Chiara Banchini ed Alfredo Bernardini.