Con lui, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, anche la vicepresidente con delega all’Istruzione Elena Carletti, il prefetto di Reggio Emilia Maria Rita Cocciufa, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale XI Reggio Emilia Paolo Bernardi, l’assessore regionale Alessio Mammi, l’ex vicepresidente della Provincia, onorevole Ilenia Malavasi, e le dirigenti scolastiche di Motti e Zanell-Secchi, Elisa Moscatelli e Maria Sala, con le ex dirigenti Barbara Ghiarioni e Mariagrazia Braglia.
Già, perché la programmazione di questa nuova scuola – che per costi e dimensioni rappresenterà il principale istituto reggiano realizzato dal 1995, anno d’inaugurazione del liceo scientifico Aldo Moro – partì addirittura nel 2010, per essere poco dopo ostacolata dapprima dai provvedimenti di spending review poi dalla legge di riordino delle Province. A settembre 2019, finalmente, la posa della prima pietra, ma subito dopo il Covid 19 con il lockdown, le restrizioni e tutte le problematiche relative alla gestione dei cantieri durante la pandemia. Poi l’aumento eccezionale dei prezzi dei materiali da costruzione, carburanti e prodotti energetici dovuti anche alla guerra in Ucraina, che hanno inevitabilmente ritardato i tempi di realizzazione e fatto lievitare i costi dagli 11,7 milioni iniziali a circa 13. “Un aumento al quale nessun ente locale, ovviamente, sarebbe stato in grado di far fronte, per cui è stato necessario attendere l’intervento del Governo che con diversi provvedimenti, l’ultimo dei quali il Decreto Aiuti, ci ha permesso di attenuare l’impatto provocato su tutte le imprese dall’aumento eccezionale dei prezzi dei materiali da costruzione, carburanti e prodotti energetici – ha ricordato il presidente Giorgio Zanni – Abbiamo insomma dovuto applicare il principio della resilenzia non solo per fronteggiare la pandemia, ma anche per uscire da una palude in cui pure questo cantiere, come tanti in Italia, rischiava di sprofondare, ma così non è stato grazie anche al lavoro dei nostri tecnici e delle imprese”.
Di fronte a tutte queste traversie, la Provincia non ha però arretrato di un passo e oggi – come aveva promesso negli ultimi sopralluoghi fatti in cantiere anche con docenti e studenti – ha consegnato i primi due piani di uno dei due corpi dell’istituto, ovvero il secondo e parte del terzo lotto. Circa 2.750 mq con 16 spazi didattici (13 aule e 3 laboratori) nei quali hanno iniziato l’anno docenti e 278 studenti del Motti: le 11 classi dell’indirizzo tecnico turistico (provenienti dalla sede via Filippo Re, dove libereranno spazi per il Chierici) e la classe 1^ del nuovo indirizzo liceale. Una scuola davvero bella, moderna, supertecnologica e luminosissima destinata in futuro ad ospitare anche classi dello Zanelli e tutto il Secchi, che libererà così spazi importanti al Polo scolastico di via Makallè.
Per dicembre 2024 la Provincia conta di ultimare il 3° lotto che prevede altri 1.370 mq più 492 mq di aula magna, che potrà essere utilizzata anche per iniziative culturali del quartiere, mentre per l’inizio dell’anno scolastico 2025/26 sarà disponibile anche il 1° lotto da 4.400 mq. Una volta ultimato, il nuovo Polo scolastico avrà un’area complessiva
di 9.000 mq con 31 aule (di cui 3 di sostegno), 18 laboratori e un’aula magna e sarà in grado di ospitare circa 1.100 studenti.
Il costo complessivo è di circa 13 milioni, di cui 8,5 di fondi ministeriali, 1,3 del Decreto Aiuti, 3,2 milioni della Provincia che si è fatta carico anche di 130.000 euro di arredi. Davanti al nuovo Polo, Comune e Agenzia per la Mobilità hanno poi realizzato, per un costo di 427.000 euro, anche un ampio e comodo terminal appositamente dedicato ai mezzi pubblici che consente salita e discesa ai ragazzi in tutta sicurezza.
Il nuovo polo sarà di classe energetica A o superiore, grazie alla qualità e sostenibilità dei materiali utilizzati, alla coibentazione esterna, agli impianti di ricambio dell’aria, agli infissi e a un impianto fotovoltaico sul tetto da ben 70 kw. L’aula magna, che è stata progettata successivamente e dunque dopo l’entrata in vigore della nuova normativa energetica, è invece classificato come Nzeb (Nearly Zero Energy Building), ovvero è un edificio ad elevata efficienza energetica, il cui funzionamento richiede una quantità di energia davvero minima.
CHI HA LAVORATO
Progetto Rosselli 2° lotto:
Direzione Lavori: ing. Paolo Genta di CAIREPRO (RE)
Esecuzione Lavori: S.A.R.E.P. Srl di Roma (2° lotto) e Gr.An. Appalti Italia srl di Caserta (3° lotto)
Personale PROVINCIA di REGGIO EMILIA
Dirigenti: ingegner Valerio Bussei, ingegner Azzio Gatti
RUP: architetto Raffaele Aliperti
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