Anniversario della Liberazione a Misano

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MISANO ADRIATICO (RN) – Il Comune di Misano Adriatico ha celebrato la memoria della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo con tre momenti densi di emozione nei luoghi dedicati alla memoria del sacrificio dei caduti. Il sindaco Fabrizio Piccioni e Nicola Semprini dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Misano hanno deposto le corone di fronte alla Residenza comunale, ai giardini di Piazza Matatia e al monumento a Misano Monte in via Saffi.

A seguire, la Santa Messa in memoria dei caduti di tutte le guerre nella Chiesa Parrocchiale di Misano Mare.

La mattinata è proseguita in Piazza della Repubblica con i discorsi istituzionali.  Il sindaco Fabrizio Piccioni ha ricordato:

“In questa giornata in cui celebriamo il 79° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ricordiamo chi ha combattuto per noi e per la nostra libertà. Non dobbiamo mai dimenticare che gli anni di prosperità, di sviluppo e di pace che il nostro paese ha avuto e di cui beneficia ancora oggi, li dobbiamo a queste persone. Allora, senza distinzione, cattolici, comunisti, socialisti e liberali, combatterono fianco a fianco prima per liberare il paese, poi per garantire un governo democratico che affermasse uguali diritti e opportunità a tutti.

Sono passati 79 anni, quante volte abbiamo tradito e ignorato l’impegno urlato a gran voce e in ogni luogo “mai più guerra”, “pace”. È evidente che l’uomo non impara dai propri errori, dimentica, non fa tesoro della storia recente.  Per questo, oggi, alla luce di quello che sta accadendo nel mondo, è ancora più importante ricordare gli effetti nefasti della guerra. Il nostro territorio, attraversato dalla linea gotica, sa cosa significa essere bombardati, conosce l’atrocità della tortura e delle fucilazioni, sa cos’è la fame, la disperazione, la distruzione che portano i conflitti. E quindi facciamo tesoro di quanto è successo, la memoria è necessaria, dobbiamo ricordare, perché le cose che si dimenticano, possono ritornare”.

A seguire, il concerto del cantautore riminese Andrea Amati e della sua band, con le canzoni di Fabrizio De André.