RIMINI – Anche il Comune di Rimini aderisce a “Io non rischio”, la campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile che, promossa da Unitalsi, Explora Campus, Obiettivo Terra, si terrà sabato e domenica prossimi in piazza Tre Martiri per incontrare la cittadinanza, consegnare materiale informativo e rispondere alle domande su cosa ciascuno di noi può fare in caso di terremoto.
Un’iniziativa, giunta al sesto anno, dove accanto ai punti informativi “Io non rischio” troverà spazio la mostra curata dall’associazione riminese “Io Non Tremo” sul terremoto che colpì la città nel 1916 quando, il 16 agosto una forte scossa provocò quattro morti ed una trentina di feriti e solo a Rimini furono oltre mille gli edifici che riportarono danni gravissimi.
“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica. L’edizione 2016 coinvolge volontari e volontarie appartenenti alle sezioni locali di 27 organizzazioni nazionali di volontariato di protezione civile, nonché a gruppi comunali e associazioni