Anche il Comune di Ferrara aderisce a “Città per la vita/città contro la pena di morte”

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Giovedì 30 novembre verrà illuminato con fari rossi lo scalone municipale. Molte le iniziative del territorio

ferrara-palazzoducale_intFERRARA – Il Comune di Ferrara ha aderito per il quarto anno consecutivo alle “Città per la vita/città contro la pena di morte” proposto dalla Comunità di Sant’Egidio.

Ai partecipanti viene richiesto, tra l’altro, di illuminare un monumento cittadino in occasione della giornata ‘Mondiale delle città contro la pena di morte’, giovedì 30 novembre.

A Ferrara verrà illuminato con fari rossi lo scalone municipale grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

Il vicesindaco Massimo Maisto, assessore alle Politiche per la Pace, ha voluto sottolineare l’impegno del Comune di Ferrara che da anni promuove e partecipa alle iniziative inerenti il rispetto dei diritti umani con una costante attenzione alla sensibilizzazione dei cittadini tramite la stretta collaborazione con le Associazioni che operano a livello internazionale, nazionale o locale. Le importanti sinergie permettono alla nostra città di fregiarsi del titolo di “Città della pace”, rappresentando un laboratorio di esperienze di pace, solidarietà, impegno, integrazione e rispetto, in costante divenire. E’ indubbio che gli scenari sociali, culturali, economici e politici siano in continua evoluzione. Per questo motivo la linea guida delle scelte operate sul territorio deve rispondere sempre ai principi fondamentali del rispetto dei diritti umani. La partecipazione del Comune di Ferrara, quindi, non è limitata ad illuminare un monumento in occasione della giornata mondiale delle città contro la pena di morte, ma è estesa a garantire il proprio impegno in ogni attività realizzata.

I cittadini possono partecipare all’iniziativa e ricevere informazioni presso il banchetto dell’Associazione Amnesty International che sarà presente in Centro giovedì 30 novembre, promuovendo la raccolta firme contro la pena di morte e le torture.