BOLOGNA – “Analog:ca” è il nuovo particolarissimo album dei bolognesi iBerlino, uno dei progetti musicali più imprevedibili, originali e longevi della scena musicale indipendente italiana, costantemente in bilico tra cantautorato e sperimentazione.
Sulla scia dei precedenti lavori “Hai mani mangiato un uomo?” e “Urban graffiti”, la band capitanata da Mirko Di Francescantonio e Fabio Pulcini continua a sperimentare accentuando ancora di più le influenze trip hop e i brani semi strumentali.
La domanda alla base del nuovo concept è: c’è modo di viaggiare nel tempo? Di ricevere messaggi dal futuro? Di riportare in vita persone dal passato nel nostro presente?
“Analog:ca” è un disco che ha una relazione con il 2014 e crea un presente impossibile collegando suoni e registrazioni da diverse epoche.
Nel brano “Cresce grande, doce Lua” ad esempio si sentono delle cicale registrate nel 2014 montate insieme al vociare di vicini di casa nel 2024. In tutto questo Fabio ci suona sopra. Altre volte invece si creano delle stanze in cui noi suoniamo insieme ai noi stessi di 10 anni fa, con dei modelli di strumenti che prima non esistevano. Modelli dal futuro, quindi.
“Analog:ca” è un disco “sviluppato” come un rullino: le canzoni dialogano con l’anno 2014; alcuni suoni ambientali, strumenti e parole sono state registrati 10 anni fa e lasciati come un messaggio in una bottiglia da aprire 10 anni dopo.
Quei suoni ambientali derivano da un periodo in cui erano in vita i nostri padri, Paul Auster e tanta altra gente. Noi ci suoniamo sopra ora come se il tempo fosse un membro della band. È una sorta di tributo al passato e ogni volta che questi brani vengono suonati, quei mondi con quelle persone tornano in vita nel presente e nelle nostre casse.
Lo scopo del disco è creare un presente inesistente, dove fantasmi del passato suonano con quelli del futuro – o dove nel 2014 arrivano messaggi dal 2024. Il tempo infatti è realmente un altro componente della band in questo disco.
Anticipato dal videoclip di “Alba 01424” (splendidamente diretto da Enzo Francesco Testa), la quarta fatica discografica degli iBerlino è uscita ufficialmente il 29 novembre per LaBionda Records con distribuzione affidata a CDBaby, in streaming e digital download.
Non vi resta che allacciare le cinture e partire per un bel viaggio verso l’affascinante universo artistico e musicale della band bolognese.
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TRACKLIST:
- Il mare dall’Intercity 611
- Alba 01424
- Cresce grande, doce lua
- Tekno Bibbia Metropolitana
- Nell’ora senza una gravità
- Fantasmi anni ’80 in viale Cappuccini
- Nuvoleh, nuvolah
- Siam segreti d’estat
LINE-UP & CREDITS:
Mirko Di Francescantonio: voce, synth, sample, chitarra acustica, bass guitar, testi (eccetto “Alba 01424”, testi di Luca Di Francescantonio)
Fabio Pulcini: chitarra elettrica, chitarra acustica
Mario Sboarina: sax in “Fantasmi anni ’80 in viale Cappuccini”
Gabriella Danko: viola e violino in “Tekno Bibbia Metropolitana”
Il 2014: rumori ambientali, alcuni strumenti, alcune parole
Lorenzo Lambertini: master e supervisione
BIOGRAFIA BAND:
La band bolognese, fondata da Mirko Di Francescantonio e Fabio Pulcini nel 2007, si allarga, successivamente, all’inserimento e alla collaborazione con altri musicisti. I brani inediti de iBerlino, con testi in italiano, sono il risultato della fusione di cantautorato, pop-rock, contaminazioni blues e trip hop. Hanno all’attivo 4 dischi; lo sperimentale “Hai mai mangiato un uomo?” (Labionda Records/CDBaby) del 2018 viene recensito come uno degli imperdibili dischi d’avanguardia dell’anno. Il successivo “Urban Graffiti” (Labionda Records/CDBaby) prodotto da Lorenzo Lambertini attira numerosi consensi – uno dei brani del disco, “La preda”, finisce nella soundtrack del film “Ascoltati” di Andrea Recchia. Nel 2022 viene presentato il singolo “Via della Ricostruzione” a Onna in occasione dell’anniversario del terremoto aquilano alla presenza dell’ambasciatore tedesco Viktor Elbling. Il singolo viene masterizzato agli storici Abbey Road Studios da Frank Arkwright (che ha lavorato con Blur, The Smith, The verve, New Order, The Killers). Segue il singolo “Cammina, sposa rossa”, masterizzato sempre agli Abbey Road Studios ma da Miles Showell (Portishead, Dido, Paul McCartney). Nel 2023 viene pubblicato “La polvere di paradiso (Storia di Antonio e Roberto)”, una testimonianza che l’ex operaio Antonio Matteo ha lasciato alla band resa canzone sul tema dell’amianto nelle OGR. La canzone viene portata sul palco di Piazza Maggiore, Bologna, al concerto del 1 Maggio facendo salire a sorpresa lo stesso Matteo durante l’esecuzione.
“Analog:ca” viene masterizzato da Lorenzo Lambertini ed esce per CDBaby/Labionda records.