L’assessora Vandelli ha risposto all’interrogazione di Manenti (M5s): “Criteri per ottenere il titolo di Imprenditore agricolo professionale rispettati già dal 2018”
MODENA – “La nuova proprietà di Hombre possedeva i requisiti di Imprenditore agricolo professionale già prima dell’acquisizione della società, avvenuta nel 2020, e della presentazione della domanda relativa al piano di sviluppo aziendale. Con il subentro, anche alla società Hombre è quindi stata riconosciuta la certificazione Iap”.
Lo ha comunicato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli rispondendo, nella seduta di lunedì 7 febbraio del Consiglio comunale di Modena, all’interrogazione del Movimento 5 stelle sul progetto di ampliamento di Hombre. L’istanza, presentata dalla consigliera Enrica Manenti, domandava appunto se il legale rappresentante di Hombre fosse in possesso “del requisito obbligatorio” di Imprenditore agricolo professionale (Iap), anche in funzione del piano di sviluppo aziendale, presentato all’Amministrazione nel novembre 2020, e del relativo esonero dagli oneri di costruzione.
Nella risposta, l’assessora ha precisato innanzitutto che la qualifica di Iap viene certificata dalla Regione “su richiesta degli imprenditori agricoli interessati, solo per determinate finalità come l’iscrizione previdenziale o, appunto, la realizzazione di interventi edilizi” e che, con questo titolo “di natura dichiarativa” si accerta il possesso di alcuni requisiti in capo alle figure professionali, “che possono sussistere a prescindere dalla certificazione Iap”.
Vandelli ha precisato che anche le società di capitali possono vedersi riconosciuta la qualifica di Iap e devono avere nello statuto l’esercizio esclusivo di attività agricola e almeno un amministratore in possesso della qualifica di imprenditore agricolo a titolo professionale. Nel caso di Hombre, “i criteri necessari per ottenere questo titolo – ha affermato– erano rispettati già dal 2018 da uno degli amministratori subentrati, in quanto proprietario e iscritto come imprenditore agricolo per un’altra azienda a Formigine, che però non ha mai avuto bisogno di richiedere questa certificazione”.
L’assessora ha quindi spiegato che, per la realizzazione di interventi edilizi, la certificazione deve essere presentata all’Amministrazione comunale prima del rilascio dei titoli di costruzione, in modo da applicare l’esonero dal contributo di costruzione. Senza tale certificazione, infatti, non si dà luogo all’esonero dal contributo di costruzione. “La domanda per ottenere la dichiarazione Iap – ha affermato – è stata inoltrata in Regione dall’amministratore di Hombre nel febbraio 2021 e il documento è arrivato in novembre. Quindi – ha precisato – al momento della presentazione della domanda del piano di sviluppo aziendale i requisiti sono stati acquisiti come asseverati e la certificazione Iap è stata presentata formalmente agli uffici comunali in seguito, ma i requisiti erano appunto comprovati da tempo”.
In replica, la consigliera Manenti ha sottolineato che il Comune “si riserva solo una verifica finale sul possesso della certificazione, in questo caso prima di procedere alla riduzione degli oneri di costruzione. È una prassi che non metto in discussione – ha aggiunto – ma mi pare possa comportare il rischio di lavorare per nulla”. La consigliera ha quindi suggerito di accertare il possesso della documentazione già al momento della presentazione delle istanze.