L’Accordo di programma cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna prevede anche interventi di prevenzione del disagio e di mediazione dei conflitti
MODENA – Lungo via Emilia Ovest e nella zona del polo scolastico della Madonnina sarà ampliato il sistema di videosorveglianza cittadino attraverso l’installazione di sei telecamere. La videosorveglianza sarà inoltre integrata dal varco per la lettura targhe e transiti previsto in via Emilia Ovest all’altezza di via Zanfi nell’ambito del progetto sperimentale per la lettura delle targhe e dei transiti (SCNTT).
La Regione Emilia-Romagna ha cofinanziato il progetto attraverso un Accordo di programma che, oltre all’estensione del sistema di videosorveglianza entro l’anno, si concretizzerà attraverso interventi di animazione sociale curati delle realtà associative del quartiere. In particolare, si tratterà di percorsi di prevenzione del disagio e della devianza, di mediazione sociale e dei conflitti e di qualificazione dell’offerta formativa che coinvolgeranno anche la scuola secondaria di primo grado della zona e i servizi territoriali rivolti ai minori.
Il costo complessivo del progetto è di circa 87 mila euro di cui oltre 61 mila per spese d’investimento e 26 mila per spese correnti. Per l’intero progetto la Regione Emilia-Romagna ha concesso al Comune di Modena un contributo di 60 mila 500.
L’ampliamento della rete di telecamere installate dall’Amministrazione comunale è previsto dal Patto per Modena Città Sicura rinnovato lo scorso 29 luglio da Comune e Prefettura. A individuare i punti sensibili del territorio cittadino in cui installare gli occhi elettronici collegati è il Gruppo Tecnico Interistituzionale di Videosorveglianza formato da Comune, Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Ed è stata la cabina di regia convocata presso la Prefettura a individuare i 13 siti, ritenuti prioritari dalle Forze dell’Ordine, dove collocare i varchi di lettura targhe e transiti dei veicoli, ciascuno costituito da una coppia di telecamere, che, interfacciandosi in tempo reale con le banche dati nazionali consentiranno di leggere le targhe dei mezzi in transito individuando i veicoli rubati, non assicurati o segnalati dalle Forze dell’ordine.