Ampliamento del tempo scuola

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Anche nelle scuole dell’infanzia statali presenti in città l’orario scolastico potrà estendersi a 10 ore giornaliere

BOLOGNA – Grazie al contributo del Comune di Bologna e un accordo di rete tra le istituzioni scolastiche statali, a partire dal prossimo anno scolastico 2023/2024, nel periodo compreso tra il primo ottobre 2023 e il 30 giugno 2024, anche nelle 29 scuole dell’infanzia statali presenti nel territorio comunale i bambini e le bambine potranno frequentare per dieci ore al giorno, così come già avviene per le scuole dell’infanzia comunali.

Attualmente, infatti, esiste una differenza nel “tempo scuola” garantito dalle due tipologie di scuole dell’infanzia presenti in città, quelle comunali e quelle statali: mentre le scuole dell’infanzia comunali sono aperte dal 3 settembre al 30 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 17.30; quelle statali sono invece aperte dal 15 settembre al 30 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 16.30 (in alcuni casi alle 17).
Alcune scuole statali, in presenza di un numero minimo di richieste, offrono alle famiglie un servizio di “post scuola”, dalle 16.30 alle 17.30, i cui costi sono però a totale carico delle famiglie.

Questa differenza nell’offerta provoca, inevitabilmente, ormai da diversi anni, uno squilibrio nella distribuzione della domanda di scuola dell’infanzia tra scuole statali e scuole comunali, e porta, in alcuni casi, a molti posti liberi nelle prime, a fronte della copertura quasi totale dei posti nelle seconde.

L’estensione dell’orario scolastico in tutte le scuole e l’abbattimento dei costi di fruizione del servizio di “post scuola” per l’utenza, potrebbero risultare particolarmente strategici per raggiungere un’omogeneità di offerta di tempo scuola sul territorio e qualificare ulteriormente l’intero sistema scolastico; in particolare la parità di offerta e la conseguente possibilità di distribuire in maniera più equilibrata la domanda, possono favorire il miglioramento dell’offerta della scuola comunale, da realizzare attraverso una rimodulazione delle capienze delle sezioni e la riduzione del rapporto numerico insegnanti/bambini.

La Giunta comunale ha quindi deciso di stanziare 141.000 euro (41.000 euro sull’esercizio 2023 e 100.000 euro sull’esercizio 2024) per sostenere le istituzioni scolastiche nell’attivazione di un servizio educativo di 1 ora al giorno nelle scuole dell’infanzia statali, che servirà ad assicurare un tempo scuola pari a 10 ore giornaliere, dalle 7.30 alle 17.30, così come avviene nelle scuole comunali.

L’intervento del Comune si concretizzerà anche in un sostegno economico per l’abbattimento dei costi a carico delle famiglie, alle quali verrà chiesta solo una quota di iscrizione annuale di 50 euro, salvaguardando le situazioni di esenzione stabilite dalle disposizioni comunali in materia di tariffe scolastiche.

Le istituzioni scolastiche, attraverso l’Istituto capofila, provvederanno all’individuazione del soggetto gestore del servizio, all’organizzazione e alla definizione delle condizioni di erogazione del servizio educativo, garantendo omogeneità in tutte le scuole nelle modalità di svolgimento e nella qualità delle attività proposte.

Congiuntamente verranno infine individuati i criteri di precedenza da applicare in caso di richieste superiori alle disponibilità, in linea con quelli definiti nell’ambito del bando di iscrizione alle scuole dell’infanzia per rispondere alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita, di cura e di lavoro delle famiglie.

L’Area Educazione, Istruzione e Nuove generazioni si occuperà, quindi, di:

  • raccogliere le adesioni delle Istituzioni scolastiche e definire gli aspetti più puntuali del progetto in raccordo con le stesse;
  • sottoscrivere un accordo con le Istituzioni Scolastiche che aderiranno in rete al progetto;
  • quantificare e assegnare i contributi;
  • monitorare il progetto e restituirne i risultati del primo anno di attivazione, per valutare il consolidamento degli interventi messi in campo, compatibilmente con gli obiettivi e le risorse finanziarie che potranno essere destinate a questa attività, nell’ambito degli strumenti di programmazione finanziaria per il triennio 2024-2026.