VERUCCHIO-CORIANO (RN) – Per non dimenticare, per mantenere viva la memoria sullle atrocità compiute nei lager, la Compagnia Fratelli di Taglia porta in scena al Teatro Pazzini di Verucchio (26 gen 2022) e al Teatro CorTe di Coriano (27 gen 2022) lo spettacolo Amore senza vocabolario di Luigi Pagliarani conosciuto anche come Gino Pagliarani (Rimini, 23 gennaio 1922 – Sorengo, 17 marzo 2001) nel centenario dalla sua nascita.
Le voci di Daniele Dainelli e Patrizia Signorini daranno vita al testo e ad accompagnarli in scena ci sarà la paint performing art e musica dal vivo di Massimo Modula alla chitarra, voce e colore, Giacomo Depaoli alle percussioni, Massimo Marches alle chitarre e Mandolino e Daniele Torri al sax e flauto.
La drammatica esperienza dell’autore nei lager, il ricordo delle umiliazioni inflitte dai soldati tedeschi e la dura sopravvivenza, fatta di piccoli espedienti quotidiani, ma anche la speranza e soprattutto l’amore nato da un gioco di sguardi, rapito, inseguito e mai raggiunto. Un amore senza dialogo tra un ragazzo italiano e una ragazza russa che condividono lo stesso destino. Un amore grande, un amore “senza vocabolario”.
Rievocare, riaprire, ristabilire un contatto “non dimenticare”. È questo lo scopo di “Amore senza vocabolario”, spettacolo dove si mescola la letteratura alla pittura, il tutto accompagnato e sottolineato dalla musica dal vivo: evocare questo tipo di ricordi, solleticare la curiosità delle immagini dipinte sui corpi narranti, emozionarsi, divertirsi e commuoversi nel momento stesso.
Un omaggio a Luigi Maria Pagliarani conosciuto anche come Gino Pagliarani uno dei più illustri riminesi, ispiratore insieme a Federico Fellini e Sergio Zavoli del movimento culturale riminese nell’immediato dopoguerra, psicologo e giornalista fu il padre fondatore della psicosocioanalisi italiana(PSOA), disciplina volta alla comprensione degli aspetti inconsci e conflittuali nello sviluppo degli individui, dei gruppi umani e delle istituzioni.
Note
Circa 50 anni dopo la guerra, Gino va alla ricerca del suo diario. Il ricordo è ancora vivace, soprattutto quello della fame che molti di noi non hanno mai provato con quell’intensità.
La fame insieme ai ricordi dei contatti affettivi che non sono mai mancati in quei momenti così tragici. Sono queste emozioni relazionali che hanno permesso di superare tante frustrazioni. Rapporti affettivi bruscamente troncati che lasciano dietro tanti sensi di colpa. E’ il motivo per cui Gino non riesce ad analizzare il suo ricordo di Giulia, mentre si sofferma sulla descrizione della fame comune a tutti i prigionieri che si son trovati con il cucchiaio nel taschino, senza rendersene conto.
Infatti il primo titolo “il cucchiaio nel taschino” si addice meglio a questa raccolta di ricordi. La fame era sempre la protagonista .
Amore senza vocabolario è una storia incompiuta che lo ha fatto soffrire alla fine della guerra , non avendo potuto spiegare a Giulia la sua improvvisa partenza. Lo avrebbe voluto fare e non l’ha fatto, trascinandosi dietro il senso di colpa., ancora 50 anni dopo, ma Gino preferisce parlare di ciò che la guerra gli ha insegnato . E`diventato pacifista ma pensa al grande errore di pensare un pacifismo passivo. Non si può pensare di andare avanti risolvendo i conflitti con la guerra, ma l’ elaborazione della conflittualità individuale e di gruppo deve essere la preoccupazione costante dell’individuo che cerca di dare un senso alla vita e alla pace
Maria Pagliarani Zanetta, moglie di Luigi MariaPagliarani
Mercoledì 26 gennaio nella Sala Isotta del Teatro CorTe di Coriano (ore 17:30) lo storico Dott. Carlo Greppi (ricercatore, autore, direttore editoriale, affronterà il tema La memoria tra ricordo e storia in dialogo col prof. Oreste Godi. L’evento sarà accompagna to da una “sorpresa musicale” da parte di Metamorfosi. Ingresso libero
Pazzini&CorTe/ Memoria
26 > 27 gennaio 2022
Ore: 21.15
Compagnia Fratelli di Taglia
AMORE SENZA VOCABOLARIO
Racconti del lager 1943-1945
Di Luigi Maria (Gino) Pagliarani
Lettura animata con paint performing art e musica dal vivo
Regia di Giovanni Ferma e Marina Signorini
Con Patrizia Signorini e Daniele Dainelli – Voci Narranti
Massimo Modula – Chitarra, Voce e Colore
Giacomo Depaoli – Percussioni
Massimo Marches – Chitarre e Mandolino
Daniele Torri – Sax e Flauto
Biglietti:
Ingresso unico platea e galleria.
intero: € 7.00, ridotto € 5.00
ridotto per under 25 e over 65 anni
per prenotazioni Teatro Pazzini tel. 320 5769769
per prenotazioni Teatro CorTe tel. 329 9461660
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