Modena

AMoDo, assistenza familiare per la non autosufficienza

Ora le agevolazioni economiche sono una tantum ed erogate dopo la prestazione del servizio; le domande si presentano alla sede del Consorzio Solidarietà Sociale

MODENA – AMoDo è un servizio di assistenza familiare per la non autosufficienza attivato dal Comune di Modena in collaborazione con il Css, Consorzio Solidarietà Sociale da circa un paio d’anni. Il progetto è nato per sostenere i cittadini che si trovano, anche temporaneamente, in una condizione di non autosufficienza e hanno necessità di un’assistente familiare.

AMoDo sostiene cittadini e famiglie nella definizione del bisogno, nella ricerca, selezione e gestione contrattuale dell’assistente familiare, oltre a favorire la regolarizzazione delle assistenti familiari e la qualificazione del lavoro attraverso azioni di formazione, tutoraggio e aggiornamento.

Sulla base di un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, per le domande presentate dall’1 agosto 2019 è prevista anche l’erogazione di un contributo economico forfettario pari a 900 euro per l’attivazione di contratti di lavoro a tempo pieno in convivenza e a 700 euro per contratti di lavoro non in convivenza che prevedano almeno 33 ore settimanali di lavoro. Il contributo viene erogato successivamente al pagamento dell’assistente familiare da parte del titolare del contratto.

Presso lo Sportello Sociale Cittadino e presso i Poli Sociali Territoriali, si possono ricevere informazioni sul servizio aMoDo, mentre le domande per accedere ai contributi vanno presentate alla sede della Cooperativa sociale Aliante in via Salvemini 12, a Modena (tel. 059/8831511) negli orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13, mercoledì anche dalle 13 alle 17.

Il servizio è rivolto a residenti nel Comune di Modena non autosufficienti, che si trovano in condizioni di fragilità, con necessità di sostegno per l’autonomia nelle attività quotidiane, come anziani o disabili non autosufficienti, o che si trovano in condizioni di fragilità e in situazioni di dimissioni protette da strutture ospedaliere o residenziali.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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