Al vaglio dell’Amministrazione comunale l’adozione di un’ordinanza che ne vieta l’utilizzo e la commercializzazione
FORLÌ – Nella giornata mondiale della terra, dal Comune di Forlì arriva un’altra importante svolta green nelle azioni di salvaguardia del pianeta, protezione e sostenibilità ambientale.
Sulla scia delle raccomandazioni fornite negli ultimi anni dall’Unione Europea a tutti gli Stati membri sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente e in perfetta sintonia con lo spirito e l’adozione delle buone pratiche promosse dal Ministero dell’Ambiente in materia di abbattimento della produzione dei rifiuti urbani, tutela del paesaggio, decoro e vivibilità dei luoghi pubblici, la Giunta Zattini sta lavorando, in questi giorni, alla stesura di un’ordinanza sindacale che vieti la commercializzazione e l’utilizzo sul territorio cittadino di prodotti monouso non biodegradabili.
“Com’è noto” – si legge in una nota del Sindaco Zattini e dell’Ass.ere con delega all’ambiente Giuseppe Petetta – “complice l’emergenza pandemica e il ricorso sistematico agli imballaggi di alimenti da asporto, sono sempre più numerosi gli oggetti in plastica monouso utilizzati da commercianti e pubblici esercizi che rischiano di disperdersi nell’ambiente con un ulteriore aggravio di costi sul bilancio ecologico di tutto il territorio. L’utilizzo di sacchetti, contenitori e stoviglie biodegradabili, a discapito di quelle in plastica, permetterebbe la diminuzione progressiva di rifiuto secco a favore della quota destinata al compostaggio favorendo, dunque, una mitigazione importante sull’impatto ambientale e la conseguente riduzione di Co2.”
“In questo senso, d’intesa con le associazioni di categoria e i numerosi stakeholder del territorio, stiamo ragionando sull’adozione di un provvedimento che minimizzi l’utilizzo della plastica monouso nel forlivese e obblighi esercenti, commercianti, privati e pubblici esercizi a distribuire esclusivamente articoli e contenitori in materiale biodegradabile e compostabile. Naturalmente, una volta maturato un testo condiviso, l’entrata in vigore dello stesso sarà ragionata per consentire nei giusti tempi l’esaurimento delle scorte di materiale plastico e garantire al tempo stesso il necessario approvvigionamento di prodotti biodegradabili.”
“Se davvero vogliamo cambiare passo e fare in modo che la tutela dell’ambiente non sia più un’opzione ma un obbligo, sensibilizzando le giovani generazioni e la comunità verso scelte e comportamenti sempre più sostenibili, dobbiamo modificare le nostre abitudini, invertire l’ordine delle priorità e fare ricorso con diffuso senso di responsabilità a nuovi e decisivi strumenti per ridurre in maniera significativa la produzione di rifiuti indifferenziati.”