FERRARA – L’attività fisica e la stimolazione cognitiva come strumenti per rallentare lo sviluppo della malattia di Alzheimer e mantenere vive le capacità residue dei malati. E’ su queste basi che si fonda il “Progetto multidisciplinare” condotto in questi mesi da Ama – Associazione Malattia Alzheimer odv di Ferrara, al quale l’Amministrazione comunale destinerà un contributo di 9.200 euro proveniente dalle risorse del Fondo regionale per la Non Autosufficienza .
Il sostegno economico è stato approvato dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti che ricorda come l’Alzheimer e le altre forme di demenza siano “malattie neurologiche degenerative che determinano ricadute via via sempre più pesanti, nel loro progredire, sia per chi ne soffre sia per i familiari, con conseguenze importanti anche nella quotidianità. Purtroppo il territorio provinciale ferrarese è, in ambito regionale, uno di quelli con maggiore incidenza di queste patologie, con circa 1.800 nuovi casi all’anno in carico al Servizio Sanitario. Per questo l’Amministrazione comunale continua con convinzione e riconoscenza a sostenere l’opera fondamentale che l’associazione Ama svolge sul territorio, aiutando i malati e le loro famiglie con attività che puntano a migliorarne la qualità della vita e a favorirne il benessere fisico e psicologico, per rallentare gli effetti della patologia, che nella maggior parte dei casi si sommano, purtroppo, a problemi legati all’anzianità e ad altre fragilità”.
Punti cardine del Progetto Multidisciplinare di Ama sono l’esercizio fisico e la stimolazione cognitiva. Per il primo, l’associazione ha messo in campo una collaborazione con Esercizio Vita Medical Fitness (certificata a livello regionale come “Palestra che Promuove Salute per Attività Motoria Adattata” – PPSAMA) con lo scopo, tra l’altro, di: migliorare la qualità di vita dei partecipanti e dei familiari; favorirne il benessere fisico e psicologico, oltre che l’autostima; ridurre eventuali sintomi ansiosi e depressivi; e favorire la socializzazione contrastando il rischio di isolamento molto frequente per questi malati.
Così come l’esercizio fisico, anche i corsi di stimolazione cognitiva promossi dall’associazione hanno la finalità di stimolare e allenare le capacità cognitive legate alla memoria, al linguaggio, all’attenzione e al ragionamento, e ridurre l’isolamento del malato e della sua famiglia contrastando disturbi comportamentali come ansia e depressione.
In questi mesi le attività di Ama hanno già consentito di coinvolgere 15 persone per l’attività di esercizio fisico adattato, 30 persone per interventi mirati alla stimolazione cognitiva e 37 persone per interventi rivolti ai caregiver e ai loro familiari.
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