Alzheimer, informare per conoscere: la Fanzinoteca d’Italia con la Graphic Novel “La musica dei ricordi” da Forlì a Rimini

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Project Alzheimer il primo a livello nazionale, percorso intrapreso per ampliare la conoscenza e consapevolezza sociale

Centro-Nazionale-Studi-Fanzine-Project-Alzheimer-2017RIMINI – “La musica dei ricordi” è il titolo della Graphic Novel nata per il Project Alzheimer, un fumetto del progetto sociale degno di nota che vede le firme dei forlivesi Paolo Orsini, per i disegni, e l’esperto fanzinotecario Gianluca Umiliacchi per i testi.

Il Project Alzheimer è un proposta sviluppatosi, grazie alla Fanzinoteca d’Italia, con l’intento didattico e rivolto alla valorizzazione della conoscenza e consapevolezza di una delle più insidiose patologie del “mondo”, ovvero l’Alzheimer.

Infatti, nasce col fine di rendere più marcata l’informazione socio-culturale legata alla patologia e alla conoscenza della realtà sociale relativo agli ammalati e ai parenti, il tutto attraverso una comunicazione rivolta, sia al target adulto, sia al target giovanile al quale tanto serve.

La sensibilizzazione di tale patologia abbraccia le attività e iniziative in grado di portare il fumetto nel sociale attraverso un progetto che ne garantisce l’adeguata fruizione, consentendo un coinvolgimento diretto e flessibile, oltre ad essere oggetto di apprendimento.

Pianificato sul discorso inerente alla conoscenza e approfondimento delle patologia Alzheimer, fornendo al lettore un’istantanea a tutto campo, spiegata e raccontata con linguaggio semplice e chiaro, essenziale, corretto, mettendo “in gioco” anche azioni di valorizzazione e promozione legata alle stesse attività di volontariato associativo.

L’innovativo lavoro, originale per il territorio, grazie alla singolarità dell’approccio sull’informazione della malattia con l’utilizzo del fumetto, si è reso degno di nota al punto che ha suscitato interesse e attenzione da una Associazione Alzheimer di Rimini interessata all’eventuale prodotto finale, dimostrazione di come esso rivesta una significativa importanza sociale.

Tale progetto verte sul tema della Nona Arte e prevede la realizzazione di un prodotto fumettistico adeguato alla presentazione di personaggi e situazioni di vita dell’ammalato e dei propri familiari, strutturato ed articolato in modo da integrare l’aspetto didattico, artistico e ludico per essere un prodotto che ne stimoli la fruibilità, come solo i fumetti sono in grado di essere per tutte persone che li leggono.

Un progetto rivolto all’apprendimento stesso, considerando che il prodotto finale si presenterà valido anche per una distribuzione all’interno dei vari contesti sociali, come le scuole.

Questo interessante lavoro descrive in modo preciso ed accurato la storia di quattro generazioni messe a confronto, spiegandone le problematiche e i timori che le quattro donne vivono, di giorno in giorno.

Personaggi che si trovano sommersi da un lato dalla dirompenza della malattia e della necessità di comprendere come poter agire nei confronti del malato, dall’altro dal forte desiderio di “andarsene” per ritrovare la propria vita “normale”.

La complicata situazione mette a dura prova i personaggi, consapevoli che l’Alzheimer è il morbo dei parenti, riferito alle sofferenze di chi vive con un familiare che, prima o poi, smette di riconoscere anche gli affetti più cari.

Quindi, fumetto si ma con cognizione di causa, grazie al lavoro di ricerca che si colloca nell’ambito del progetto, svolto con grande rigore metodologico, chiaro e accurato, in grado di mostrare l’utilità di tale produzione.

L’autore dei disegni, Paolo Orsini, nasce a Forlì nel 1976, dopo il diploma all’istituto tecnico commerciale Matteotti di Forlì nel 2001 si diploma alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze, con il voto di 30/30.

Oltre a frequentare vari corsi e stage sulla Nona Arte, partecipa anche allo stage di sceneggiatura tenuto dallo sceneggiatore argentino Carlos Trillo.

Professionalmente pubblica con la Coniglio Editore, Cagliostro E-Press e Creazioni Printamente, ha scritto e disegnato con il cantante Roberto Freak Antoni la graphic novel “Cosa si annida nelle fogne”, docenze per corsi di fumetto e sceneggiatura, sia di livello base che avanzato, ed è illustratore, come per le copertine di cd musicali.

Forte delle competenze esclusive dell’unico fanzinotecario italiano, che vede come valido esempio del recente operato l’albo datato 2015 “Nel cerchio dove cessava il respiro”, una storia reale disegnata sulle imprese partigiane del cesenate Augusto Capovin, commissionata da ANPI Cesena, albo che ha riscontrato notevole successo, distribuito nelle classi scolastiche, al punto che si sta pianificando la realizzazione della ristampa.

“Basandoci sulle nostre esperienze personali quotidiane, sulle ricerche e sulle testimonianze di amici e conoscenti, – afferma Umiliacchi – abbiamo raccontato la malattia dal punto di vista dei parenti, considerando che ad un certo punto il malato non è consapevole di esserlo. Il dramma di una famiglia, inventata ma comunque riconducibile a reali situazioni, è comune a molte famiglie italiane. Abbiamo inserito quattro generazioni di donne a confronto, la bisnonna, la nonna, la mamma e la figlia. La scelta Lo stile grafico delle tavole presenta un aspetto più edulcorato della situazione legata alla malattia con lo scopo di rendere fruibile il prodotto anche per lettori giovani.”

Presentare e raccontare la storia dei malati e dei familiari attraverso un fumetto è l’idea originale che ripercorre la vita e le situazioni di una paziente con tutti le problematiche che affliggono sia lei che i componenti della propria famiglia. Pagine di immagini che raccontano fatti reali, attraverso vignette e disegni che raffigurano in modo avvincente episodi espressi dalla matita dell’autore, con fedeltà in grado di illustrare episodi documentati per consentire al lettore di apprendere e comprendere ancora di più la patologia.

“È nostro intento arrivare a spiegare la reale importanza socio-culturale che ricopre un tale progetto, oltre a dare il giusto riscontro per raggiungere alla produzione di un prodotto valido ed utile sotto tutti gli aspetti, adeguato per l’uso individuale e sociale.”.

Come qualsiasi altro linguaggio narrativo, anche la Nona Arte si è misurata con il racconto storico, il reportage, l’autobiografia, la memorialistica e la cronaca del presente. Non deve stupire, quindi, che il fumetto possa fornire tanto uno sguardo inedito e approfondito su temi sociali cruciali, quanto uno stimolante strumento didattico per suscitare l’interesse dei più giovani per le materie legate all’intera comunità; non pochi gli esempi che ci giungono dall’estero, come il notevole successo e i tanti premi ricevuti del fumetto Rughe, un successo che ha mutato il fumetto in lungometraggio animato, partendo dalla Spagna per estendersi a livello mondiale dedicato alla patologia Alzheimer.

L’attività fanzinotecaria pluripremiata, 5 riconoscimenti nazionali ed internazionali, in 6 anni di attività, a partire da quello ricevuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e, tra i più recenti, il Premio Europeo ricevuto per l’evento “Expo-Europee-Zine”, con la seguente motivazione “A remporté le titre de l’évenément le plus novateur de la Journée européenne des langues en Italie à la majorité des voix.”, dimostra con tali riconoscimenti la conferma, se ce ne fosse bisogno, del reale valore socio-culturale che è in grado di rivestire questa esclusiva realtà.

Il Centro Nazionale Studi Fanzine con lo specifico spazio dedicato al recupero e alla promozione fanzinara, attua singolari dinamiche di ricerca/studio relative al mondo della produzione auto-edita, considerando anche le particolari contaminazioni tra la auto-produzione e la produzione fanzinara.

Punto di riferimento per fanzinari, autori, media e mondo dell’auto-edizione, oltre a studiosi e universitari, la sede fanzinotecaria è di fatto un originale spazio privilegiato di approfondimento socio-culturale. Grazie ad una attività innovativa, si caratterizza come l’unico luogo specifico in tutta la nazione dove si può rintracciare documenti introvabili altrove, ben oltre 6.000 pezzi, dove poter studiare, partecipare ad incontri e dibattiti, visionare esposizioni consultabili e mostre, tutti progetti unici e inediti nella nostra società italiana.

Il notevole incremento in termini di interessati, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, dimostra con chiarezza la sempre maggiore attenzione per le realtà dell’editoria fanzinara, gli appassionati e i curiosi dell’auto-edizione potranno scoprire e conoscere la vastità dell’editoria fanzinara. Ricordiamo che la “Biblioteca delle fanzine” al momento per inconvenienti con la Giunta Drei non ha più la disponibilità delle due aperture pubbliche settimanali, nonostante questo, previo accordo, si possono fare aperture su richiesta. Per conoscere dettagliatamente le iniziative e chiedere informazioni è disponibile il sito www.fanzinoteca.it o la e-mail fanzinoteca@fanzineitaliane.it.

(fotografia – Paolo Orsini, l’autore dei disegni, nella sede della Fanzinoteca Nazionale)