BOLOGNA – Le storie e la fantasia come risposte alle domande dei bambini. La raccolta di racconti Altroltre di Ennio Buonanno, edizioni BookTribu, in uscita sabato 10 settembre, è un testo per tutte le età dove la narrazione si pone dal punto di vista dei bambini. Il libro nasce, infatti, dalle risposte che Buonanno ha dovuto elaborare di fronte alle domande quotidiane dei suoi figli piccoli. Come spiegare certi ‘perché’ ai bambini? Con la fantasia di un padre che ha nutrito le fiabe per raccontare le cose del mondo.
“Quella che abbiamo cominciato a vivere negli ultimi decenni è l’era della collaborazione – spiega Ennio Buonanno -. L’applicazione dell’informatica alla tecnologia quotidiana ha creato un divario tra genitori e figli tale da rendere inutili e inconsistenti cliché millenari, come il conflitto generazionale, per esempio, o le differenze di genere. Non è questione di idealismi, ma di praticità. I bambini non soffrono di ideologie, sta a noi adulti imparare a cercare altro, oltre le nostre percezioni e le nostre convinzioni. E imparare a ‘perdere tempo’ con loro e per loro, fosse anche soltanto mezz’ora a sera per raccontare una fiaba”.
Con alcuni dei racconti presenti nella raccolta Altroltre, Ennio Buonanno è stato vincitore di numerosi riconoscimenti nei concorsi per adulti. In particolare, Storia di Natale ha vinto il concorso Natale Amore mio e Il viaggio di Giorgio ha vinto il premio della Narrativa Indipendente.
Altroltre è disponibile anche in ebook.
L’autore. Ennio Buonanno nasce ad Avellino nel 1972, ma vive a Roma da più di quindici anni. Divoratore di fumetti e appassionato di musica, a sedici anni comincia a scrivere canzoni, testo e musica, prima in lingua inglese, poi in italiano. La narrativa entra nella sua vita dopo i trent’anni, quando la creazione di storie da pubblicare sul mensile del paese, diventa l’unico veicolo possibile per denunce politiche e sociali. Con la moglie lontana per lavoro, due figli – di tre e cinque anni – a chiedergli “perché?” riguardo tutto quanto accade intorno a loro, lo portano a ideare fiabe della buonanotte.