BOLOGNA – Musica e sociale. Un connubio che sempre più rafforza la coesione sociale e sostiene cause emergenziali. Questo è successo con il Festival Various Voices 2023, la prima edizione italiana dello storico Festival Internazionale dei Cori Lgbtqia+ che ha visto arrivare a Bologna, a giugno scorso, 3.500 coristi da tutto il mondo.
Obiettivo del Festival è sostenere attraverso la musica la valorizzazione delle diversità e promuovere le istanze della comunità Lgbtqia+ mondiale. La volontà di portare ricchezza e valore nelle varie edizioni del Festival, che si svolge ogni quattro anni in una nazione diversa, è il motore di un evento che, nell’edizione bolognese, ha raggiunto numeri di partecipazione mai registrati con la prima assoluta di un coro proveniente dall’Africa, il Johannesburg Queer Chorus e la presenza di due cori ucraini (Queer Essence e Qwerty Queer Chorus) fortemente voluti dall’organizzazione e dal Comune di Bologna.
Various Voices ha coinvolto per cinque giorni l’intera città con concerti ed esibizioni gratuiti che si sono svolti nei luoghi simbolo della cultura cittadina ma non solo, come DumBO sede del Various Voices Village. A tutto questo si è aggiunto il Gran Galà del festival in Piazza Maggiore. Uno spettacolo che univa musica, cinema e danza offerto alla città e trasmesso da televisioni locali ed europee.
Ma l’impegno di Aulos APS, organizzatore dell’edizione italiana del Festival, non si è voluto fermare qui. Le alluvioni di maggio hanno colpito profondamente sia l’organizzazione sia i membri del Coro Komos, il coro Lgbt+ di Bologna partner dell’evento. L’organizzazione, grazie al confronto con DumBO, ha deciso di donare 6.800 euro al Fondo di comunità della Città metropolitana per sostenere le persone, le famiglie e le aziende dell’area metropolitana che hanno subito danni dalle alluvioni.
“Quando a maggio la nostra regione è stata straziata da un’alluvionesenza precedenti” racconta Nicola Mainardi, direttore di Various Voices 2023 e corista di Komos “ci sono arrivati decine di messaggi di vicinanza dai cori di tutto il mondo. In molti conoscevano già l’Emilia-Romagna perché luogo di vacanze, altri ne avevano visto immagini grazie alla comunicazione del Festival. Tutti si sono sentiti toccati da quanto avvenuto e desiderosi di contribuire in un qualche modo. Per questa ragione abbiamo contattato il nostro partner DumBO per capire velocemente come poter aiutare. La risposta di DumBO è stata immediata. Abbiamo deciso di destinare parte del ricavato della somministrazione di cibo e bevande del Village al fondo istituito dalla Città metropolitana. Siamo sicuri che gli eventi culturali possano essere un motore di solidarietà e di coesione. E speriamo che ci possano essere altre occasioni di coinvolgimento in progetti che guardino con attenzione alle necessità dei nostri concittadini” chiude Mainardi.
“È stato per noi un onore e un piacere avere ospitato nei nostri spazi il Festival Various Voices”, dice Andrea Giotti, amministratore delegato di Open Event, la società che gestisce DumBO. “DumBO nasce come spazio aperto alla cultura, alla valorizzazione delle diversità e all’internazionalità, e ospitando l’edizione italiana di Various Voices ne abbiamo dato ancora una volta una prova tangibile, con 5 giorni di musica e socialità che hanno arricchito non solo il nostro distretto, ma tutta la città. Condividiamo i valori alla base del Festival e insieme agli organizzatori ci è sembrato doveroso portare una solidarietà concreta alle popolazioni maggiormente colpite dall’alluvione di maggio”, conclude Giotti
Sara Accorsi, consigliera delegata al Welfare metropolitano, e Elena Di Gioia, delegata alla cultura di Comune e Città metropolitana, aggiungono che “Città metropolitana ha voluto attivare una linea del fondo di comunità metropolitano dedicata all’alluvione per rispondere in maniera pronta ai bisogni del territorio: già a giugno, infatti, a nemmeno un mese dagli eventi alluvionali, erano stati ripartiti tra i diversi distretti i primi 55mila euro raccolti e a breve sarà distribuito quanto donato durante questi mesi estivi da tante e diverse realtà attente e generose ai bisogni della nostra area metropolitana. Oltre alle campagne culturali promosse dall’Amministrazione, come la raccolta fondi per il Fondo di Comunità in Bologna Estate, importante è stato il segnale di realtà culturali che hanno risposto immediatamente; tra queste vogliamo ricordare l’organizzazione di Various Voices che, nonostante sia stata essa stessa colpita dell’alluvione, non solo ha saputo guardare ai bisogni del contesto metropolitano ma ha acceso i riflettori internazionali sui danni subiti dal territorio coniugando cultura e solidarietà, generando, è proprio il caso di dirlo, un movimento corale sul progetto Dare per Fare”.
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