23mila le persone che hanno dovuto lasciare la propria casa, in gran parte nel ravennate (16.445), quasi 2.700 quelle ospitate nelle strutture d’accoglienza
BOLOGNA – Continuano 24 ore su 24 gli interventi di assistenza alla popolazione colpita dall’alluvione.
Rimangono 23.067 le persone che, alle 12 di oggi, hanno dovuto lasciare la propria casa: la maggior parte 16.445, nel ravennate, poi 4.462 in provincia di Forlì-Cesena e 2.160 nel bolognese.
Sono 2.694 i cittadini accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti). In particolare, 2.094 nel ravennate, 351 nel bolognese, 243 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese.
Meteo
Per domani, intanto, è confermata l’allerta rossa per criticità idraulica nelle aree maggiormente colpite: pianura bolognese e bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica e idraulica nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, dove persiste la possibilità di frane per scivolamento e colamenti lungo i versanti con condizioni idrogeologiche fragili.
Dal pomeriggio del 24 maggio sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali più probabili sulle zone di pianura.
Nel definire i livelli di allerta, si tengono in considerazione sia i fenomeni meteo previsti sia le condizioni del suolo per valutare gli effetti sul territorio.
Viabilità
Per quanto riguarda la viabilità, restano 603 le strade chiuse, di cui 197 chiuse parzialmente e 406 totalmente. Complessivamente 210 a Bologna, 230 in provincia di Forlì-Cesena, 119 nella provincia di Ravenna e 44 nel riminese.
Volontari in campo
Sono 1.634 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia-Romagna. Di questi, 289 sono volontari dell’Emilia-Romagna, 670 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato e 675 alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d’Aosta e Umbria.
Inoltre, nel ravennate sono operativi 57 volontari attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, attrezzati con potenti pompe di aspirazione e kit idraulici.
Sempre oggi, la colonna mobile regionale ha messo a disposizione dei servizi sanitari di Solarolo (Ra) e Sant’Agata sul Santerno (Ra) due strutture modulari con funzione di ambulatori mobili. Il trasporto sul luogo viene operato dai volontari di Anpas.
Tutte le persone che vogliano dare un aiuto fattivo nelle aree colpite dal maltempo debbono rivolgersi ai comuni per poter organizzare al meglio le attività.
Raccolta rifiuti
Si ricorda che, in accordo con la Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e i Comuni, il Gruppo Hera mette a disposizione un servizio straordinario di raccolta rifiuti per le strade colpite dell’emergenza meteo, senza limiti quantitativi e senza appuntamento. Appena le strade sono agibili, Hera attiva la raccolta per ingombranti, Raee (per esempio frigoriferi, pc, forni, televisioni, eccetera) e altri rifiuti non differenziabili. Per quanto possibile, viene richiesto di separare le tipologie di rifiuti e di esporli su suolo pubblico, in luoghi accessibili da mezzi di grandi dimensioni (non sotto alberi, portici o cavi aerei e non appoggiati a recinzioni).
Le chiamate al Numero verde 800024662
Al numero verde 800024662, attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora oltre 3.657 chiamate. Tra le maggiori richieste: essere indirizzati per offrire il proprio aiuto e avere informazioni sulla mobilità.