All’Università di Parma laurea ad honorem a Giampiero Maioli: “La forza della finanza per il bene comune”

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L’Amministratore delegato di Crédit Agricole Italia dottore magistrale in Finanza e Risk Management

PARMA – «A mio avviso, negli anni a venire, saremo di fronte a una dicotomia e, quindi, bisognerà fare una scelta radicale: lasciare che la finanza vada per conto proprio, aumentando le differenze sociali e concentrando le ricchezze su pochi individui, oppure indirizzare la sua grande forza per il bene comune? Per quanto mi riguarda e per quanto vediamo accadere intorno a noi, non ho dubbi che la seconda opzione sia l’unica via da percorrere». Parole di Giampiero Maioli, che oggi all’Università di Parma, in un’Aula magna gremita, ha ricevuto la laurea magistrale ad honorem in Finanza e Risk Management.

L’Amministratore delegato di Crédit Agricole Italia ha proposto una lectio intitolata Etica e responsabilità nella banca moderna: un percorso professionale, nella quale ha fatto un excursus tra passato e futuro citando in chiusura proprio il titolo di un volume dell’ex Direttore Generale della Banca Mondiale Bertrand Badré: E se la finanza salvasse il mondo?

«Quello di oggi vuole essere un tributo alla carriera e ai grandi risultati che Giampiero Maioli ha saputo conseguire nel suo percorso professionale. Un percorso di successo che, come si suol dire, “parla da solo”, e che deve essere di esempio per chi si affaccia adesso sul mondo del lavoro: per le studentesse e gli studenti che pensano al “dopo Università” e che nella sua carriera d’eccellenza possono trovare un modello», ha spiegato in apertura il Rettore Paolo Martelli, che per Maioli ha scelto quattro parole chiave: visione, innovazione, sostenibilità e tempo. «Solo chi sa leggere il tempo, chi sa vederlo e pre-vederlo, può arrivare a pre-correrlo, innovando sempre. In questo rientra senz’altro una nuova visione della banca, che lo stesso Maioli ha contribuito a costruire: la banca come soggetto non solo strettamente economico-finanziario ma come soggetto attivo nella società in senso lato, e attento al suo essere nella società, con coscienza etica e senso di responsabilità. In quest’idea Giampiero Maioli ha fortemente creduto, e per quest’idea ha molto lavorato negli anni. È stato un lavoro lungimirante e per molti versi anche pionieristico, di grande visione e di straordinaria capacità di lettura del tempo. La laurea ad honorem che conferiamo oggi è un tributo anche a questo».

La motivazione del conferimento è stata letta da Maria Gaia Soana, Presidente del corso di laurea magistrale in Finanza e Risk Management, che del laureando ha sottolineato tra l’altro la «costante e viva attenzione verso le persone», la creazione e diffusione in Crédit Agricole Italia di «un modello di welfare aziendale articolato e dinamico», la valorizzazione dei talenti e della crescita delle competenze, ricordandone anche l’impegno «per la diffusione e l’attuazione di iniziative volte al perseguimento dello sviluppo sostenibile e l’attenzione rivolta al sociale e al supporto della cultura e del patrimonio artistico», oltre ai progetti strategici a supporto dell’innovazione.

«Il conferimento della laurea ad honorem in Finanza e Risk Management a Giampiero Maioli nasce certamente dal riconoscimento del carattere di eccellenza del suo percorso professionale, che lo ha portato ai vertici del sistema bancario italiano, ma anche delle sue indubbie qualità umane emerse durante tutto il suo percorso lavorativo», ha affermato nella sua laudatio Gino Gandolfi, docente di Economia degli intermediari finanziari, che di Giampiero Maioli ha ripercorso la carriera rimarcandone i tanti successi. «Posso affermare – ha osservato – che incarna lo spirito di resilienza, lungimiranza, passione e impegno prerogative non solo dei grandi manager ma anche dei grandi leader».

Tra passato e futuro la lectio di Giampiero Maioli, che si è soffermato su alcuni momenti cruciali del settore bancario negli ultimi anni vissuti in prima persona: dalla privatizzazione delle grandi banche pubbliche al passaggio da banca Local a Glocal («ritengo che si possa essere allo stesso tempo Local e Glocal: attori protagonisti di uno o più territori ma connessi con un mondo più vasto che dia una visione più ampia e moderna di quanto avviene intorno a noi anche al di fuori della nostra vista»), da effetti e rischi delle crisi recenti (2008 – 2011) fino appunto al ruolo che la finanza e le banche possono avere oggi per la società e l’ambiente.

Centrale, e ribadito, il tema dell’importanza delle persone e del capitale umano, anche di fronte all’Intelligenza Artificiale: «Sarebbe facile immaginare che l’arrivo di nuove tecnologie così dirompenti possa ridurre il bisogno di Capitale Umano; io, invece, penso l’esatto contrario: l’Intelligenza Artificiale potrebbe non essere destinata solo a sostituire le persone, ma anche a potenziarne le capacità e le competenze», ha detto Giampiero Maioli, aggiungendo poi: «Sarà fondamentale mantenere il controllo umano e garantire una supervisione attenta nei sistemi di IA per prevenirne errori o abusi e assicurare un vero approccio che veda l’uomo al centro del suo utilizzo, prestando sempre più attenzione alla componente creativa, propositiva e decisionale. Per leggere i cambiamenti e le minacce che viviamo servono persone che sappiano integrarsi tra di loro, che sappiano accompagnare e gestire, non solo robot. Il cuore di ogni azienda, come di ogni banca, sono le persone non le macchine, ma le persone che sviluppano le tecnologie, i controlli, le protezioni, le strategie».