Domenica 26 maggio alle 17 alla Sala dei Teatini ultimo appuntamento della rassegna con giovani musicisti del Conservatorio Nicolini impegnati nella rara formazione del Trio con clarinetto
PIACENZA – Ultimo appuntamento per la rassegna Allegro con Brio, organizzata da Fondazione Teatri e Conservatorio Giuseppe Nicolini di Piacenza. Il concerto di domenica 26 maggio alle ore 17, alla Sala dei Teatini a ingresso libero, vedrà protagonisti giovani musicisti del Nicolini, impegnati nella rara formazione cameristica del Trio con clarinetto, in un ricco programma dedicato a un repertorio di non frequente ascolto di compositori quali Béla Bartók , Jean Françaix e Johannes Brahms.
Aprirà il concerto il Trio composto da Eleonora Liuzzi (violino), Miljan Minic (clarinetto) e Giovanni Pisanu (pianoforte). Del compositore ungherese Bartók (1881-1945), verrà eseguito Contrasti. Scritto su commissione del clarinettista jazz Benny Goodman e del violinista Joseph Szigeti, il trio fu terminato da Bartók nel settembre 1938 e la prima esecuzione, avvenuta a New York il 9 gennaio 1939, fu anticipatrice del sofferto trasferimento del compositore negli Stati Uniti, a causa delle vicende politiche della sua terra d’origine. Il lavoro si inserisce, nella produzione generale del musicista, dopo la composizione dei suoi splendidi e sorprendenti cinque Quartetti per archi e si segnala quale unicum nel genere da camera, per l’utilizzo dello strumento a fiato.
Il concerto ai Teatini proseguirà con il Trio per clarinetto, viola e pianoforte di Jean Françaix (1912 -1997), che verrà eseguito da un nuovo trio di giovani strumentisti: Emilia Mulas (clarinetto), Yanina Prakudovich (viola), Ivan Maliboshka (pianoforte). Un intermezzo di “evasione” composto dall’ allievo di Nadia Boulanger, che fu pianista e compositore di diversi pezzi cameristici dal sapore classicheggiante.
Finale del concerto affidato al trio composto da Stefano Merighi (clarinetto), Simone Ceppetelli (violoncello), Jacopo Rossi (pianoforte), chiamati a interpretare il Trio in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte op.114 di Johannes Brahms (1833 – 1897). Quinto dei sei trii scritti da Brahms, si deve all’incontro con il clarinettista virtuoso Richard Mühlfeld, membro della cappella di corte di Mannheim dal 1893 al 1907 e «il migliore strumentista a fiato in assoluto», come il compositore amburghese stesso rivela in una lettera all’amica Clara Schumann, nel luglio 1891, in vista dell’imminente esecuzione a Meiningen del suo lavoro. Il Trio, in questa specifica formazione (clarinetto, violoncello e pianoforte), ha solo due antecedenti nella letteratura musicale: Beethoven (1798) e Vincent D’Indy (1887), ma è soprattutto Brahms a tessere una scrittura di mirabile equilibrio tra gli strumenti in modo da valorizzarne con grande raffinatezza le specificità coloristiche.
BÉLA BARTÓK
(1881-1945)
Contrasti, per violino, clarinetto e pianoforte
Verhunkos (Danza del reclutamento)
Moderato ben ritmato
Pihenő (Riposo)-Lento
Sebes (Veloce)-Allegro vivace
Eleonora Liuzzi violino
Miljan Minic clarinetto
Giovanni Pisanu pianoforte
JEAN FRANÇAIX
(1912-1997)
Trio per clarinetto, viola e pianoforte
Preludio, Largo-Allegrissimo-
Scherzando, Poco meno mosso-Largo-Presto, Alla burlesca
Emilia Mulas clarinetto
Yanina Prakudovich viola
Ivan Maliboshka pianoforte
JOHANNES BRAHMS
(1833-1897)
Trio in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte op. 114
Allegro-Adagio-Andantino grazioso-Allegro
Stefano Merighi clarinetto
Simone Ceppetelli violoncello
Jacopo Rossi pianoforte