Domenica 22 ottobre, visite guidate alla scoperta dei segreti della lavorazione di un materiale “magico”. Per i bambini, laboratorio per realizzare ciondoli in ambra
MODENA – Domenica 22 ottobre, il percorso delle visite guidate al Parco archeologico della Terramara di Montale segue “Le vie dell’ambra”, un materiale che per l’aspetto lucente, il colore e le proprietà elettrostatiche esercita un forte fascino fin dalla preistoria.
Come di consueto, le visite allo scavo e alle ricostruzioni della terramara, che iniziano alle 9.30, sono guidate dagli archeologi dello staff, mentre il maestro orafo e archeo-tecnico Francesco Pavan riprodurrà di fronte al pubblico gioielli e manufatti in ambra, rivelando i segreti della lavorazione di un materiale spesso collegato alla magia. Le visite si concluderanno con un laboratorio dedicato a bambini e bambine (dai 6 ai 13 anni) che potranno realizzare ciondoli in ambra personalizzati.
Gli oggetti d’ambra si trovano in numerosi siti archeologici, a volte in regioni molto lontane dalle coste della Danimarca e della Germania dove veniva raccolta: erano, infatti, oggetti di particolare prestigio al centro di traffici commerciali tra l’Europa settentrionale e le regioni mediterranee, come le terramare. Nell’Europa dell’età del bronzo esistevano comunità a base eroica e guerriera capaci di raffinate produzioni artigianali, che condividevano una sostanziale unità culturale, forse la più antica del continente europeo, rafforzata dai traffici e dagli scambi di beni come i metalli e l’ambra.
Anche il Parco archeologico di Montale, una delle poche realtà italiane a rientrare nei “musei archeologici open air”, si inserisce in una dimensione europea fin dal momento della sua progettazione. Da anni attraverso collaborazioni a vasto raggio ha sviluppato sinergie con importanti musei archeologici open air dell’Europa, a partire dal suo coinvolgimento in Exarc, un’organizzazione europea che riunisce parchi archeologici e musei all’aperto con l’obiettivo di sviluppare una sempre maggiore qualità della ricerca scientifica e della divulgazione. Attraverso ricostruzioni di ambienti e attività del passato i musei archeologici open air come quello di Montale costituiscono un punto privilegiato di contatto tra la ricerca e la divulgazione, in grado di veicolare verso un vasto pubblico con un approccio fortemente evocativo i risultati di scavi e ricerche scientifiche.
Il Parco, quest’anno aperto per la prima volta fino alla fine di novembre, si trova in via Vandelli a Montale Rangone. È aperto la domenica e i festivi dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19. Le visite sono guidate con partenza ogni 45 minuti senza obbligo di prenotazione, ma si consiglia di verificare la disponibilità oraria. Per informazioni si può telefonare ai numeri 335 8136948 (dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì) e 059 532020 (negli orari di apertura del Parco), o scrivere a museo@parcomontale.it. Ci si può prenotare anche online tramite la App ioPrenoto. Il biglietto di ingresso costa 7 euro (ridotto 5 euro), l’ingresso è gratuito fino ai 5 e oltre i 65 anni. È prevista una riduzione del 50 per cento sul biglietto per chi è in possesso della Fidelity card del Parco.
Il Parco della Terramara è uno speciale museo all’aperto, aperto al pubblico la domenica e i giorni festivi, in cui si possono osservare le tracce di un tipico villaggio dell’Emilia dell’età del bronzo, 3.500 anni fa. Si può entrare, infatti, nelle case ricostruite sulla base degli scavi archeologici, assistere a dimostrazioni delle antiche tecniche artigianali, incontrare i ricercatori e partecipare a laboratori a tema pensati in particolare per bambine e bambini.
La visita al Parco di Montale comprende un percorso guidato all’area archeologica e alle ricostruzioni della terramara a cui si associano dimostrazioni per tutti e laboratori tematici per bambini e famiglie. In caso di forte maltempo il programma potrebbe subire variazioni. Il programma completo è disponibile sul sito del Parco (www.parcomontale.it) e sui social Fb e Instagram parcomontale.