A dialogare con l’autore sarà la giornalista Elide Giordani.
“Carretera Central” è un romanzo di 200 pagine che racconta il viaggio intrapreso nel 2015 dall’autore, alla ricerca delle tracce della propria casa d’ infanzia presso un accampamento nell’ Amazzonia peruviana.
Una trama che tratteggia le complessità di un distacco dal quotidiano per affrontare in solitaria un viaggio in un contesto tutt’ altro che consueto, in un territorio ancora non libero dalla pesantezza del proprio passato, tenuto in scacco per decenni dal controllo del terrorismo di “Sendero Luminoso”.
Un procedere alla ricerca dei luoghi di quella prima infanzia priva di ricordi, detentrice di un inaspettato innesco emotivo tra lui e il padre, come tra due improbabili coetanei, tra due anime che dialogano per la prima volta, appese all’ unico resto ritrovato di quella casa immersa nella Selva; un riappropriarsi di una componente di sé non nota, quella amazzonica, che si svela per piccoli fondamentali insegnamenti, come lungo un percorso di vita estremamente condensato.
Nella seconda parte il racconto si trasforma in esplorazione, non più nel solco di un passato lontano, ma per esperienze e luoghi inediti.
Dalla Selva alta, quelle delle Ande, a quella bassa dei grandi fiumi che conducono al Rio delle Amazzoni; a Pucallpa, l’unica città nel cuore della foresta, al villaggio di indigeni Shipibo nel quale entra in contatto con i riti dei Curanderi, dove un giovane Sciamano, inaspettatamente, lo convince ad assumere degli infusi di piante autoctone che lo fanno viaggiare dentro se stesso con tremori, visioni e tanta paura fino all’orlo del panico.
Infine “l’ elogia della fuga” come nello scritto di Laborit, per sopravvivere a se stesso, per iniziare la via del ritorno.
Il protagonista è un personaggio antieroico che mette a nudo le proprie paure, confusioni, presunzioni senza necessariamente volerne trarre conclusioni, risposte immediate, rischiando anche di abbandonare il lettore a sé stesso, alla propria Selva di emozioni, ma ciò è necessario per quello che assomiglia più a una sorta di terapia che a un’ avventura di viaggio.
Massimo Brigidi
Massimo Brigidi nasce a Pesaro nel 1967. E’ architetto e svolge la professione nella città natale dopo aver raccolto esperienze in Europa e Italia che lo hanno portato a vivere a Venezia, Dortmund, Amsterdam e Vicenza.
Ha svolto per quindici anni l’ attività accademica, presso lo Iuav di Venezia e la Unibo di Cesena, dedicandosi prevalentemente allo studio delle città, della loro forma urbana.
Negli ultimi anni si è occupato di museografia rivestendo il ruolo di docente a contratto.
RIOLO TERME (RA) - Terme di Riolo propone un’opportunità unica per rallentare e staccare la…
RUSSI (RA) - Il Teatro Comunale di Russi è sempre più un riferimento sul territorio…
Presentata la rassegna in 10 appuntamenti da ottobre a maggio presso il Teatro Carani SASSUOLO…
Le azzurre ai quarti degli Europei under 16. Parma perde i due favoriti della vigilia…
Dal 27 settembre la III edizione del Corso gratuito a Forlì promosso da Avis Comunale…
BOLOGNA - Protagonista a Cersaie 2024 è la grande architettura di Riken Yamamoto, Premio Pritzker…
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter