Alla Sala Estense il Sav celebra la Giornata per la vita, fra scienza, testimonianze, musica e accoglienza

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Convegno sabato 3 febbraio 2024 dalle 15.30. Ass. Coletti: “occasione importante per guardare la vita sotto una prospettiva più sensibile, che consenta di abbattere gli stereotipi”

FERRARA – “La forza della vita ci sorprende”. E’ questo il titolo voluto dal Sav – Servizio di Accoglienza alla Vita per il convegno in programma sabato 3 febbraio dalle 15.30 la Sala Estense, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara, in occasione della 46esima Giornata per la vita. “Scienza, ricordo, meraviglia, gratitudine, testimonianza, musica, accoglienza”. Sono queste le parole chiave del convegno che si propone di illustrare le frontiere scientifiche della ricerca applicate alla sindrome di Down, di portare a miglior conoscenza le potenzialità di una vita perfettamente socializzata, di mostrare la positività di un mondo che spesso è sconosciuto. Accanto agli approfondimenti scientifici, l’incontro proporrà le testimonianze di famiglie che vivono l’esperienza della sindrome di Down e intermezzi musicali e teatrali.

Il programma dell’iniziativa è stato illustrato il 1° febbraio in conferenza stampa dall’assessore comunale alle Politiche sociali Cristina Coletti e dalla presidente del Servizio di Accoglienza alla Vita Alessandra Cescati Mazzanti, alla presenza anche dell’ex presidente Maria Chiara Lega Scutellari.

“La vita – ha sottolineato l’assessore Cristina Coletti – è il regalo più prezioso di tutti, che ciascuno di noi ha il dovere morale di custodire e vivere al meglio ogni giorno, al massimo delle proprie potenzialità. Una tutela che va perseguita anche dal punto di vista del rispetto, dell’educazione e dell’inclusione di coloro che non sono e non devono essere considerati diversi. Quella di sabato, per Ferrara sarà un’occasione importante per celebrare la vita, per guardarla sotto una prospettiva nuova, più sensibile, che consenta di abbattere gli stereotipi. Un plauso va al Servizio di Accoglienza alla Vita di Ferrara, entrato nel 36esimo anno di attività e un punto fermo per diverse famiglie in difficoltà. Un ruolo sociale molto importante, che il Sav riesce a portare avanti con rilevanza”.

“Lo scopo del convegno, che ogni anno da oltre trent’anni, con forme e modalità differenti, il Sav offre alla nostra città – ha spiegato Alessandra Cescati Mazzanti – è quello di testimoniare la preziosità di ogni vita umana, quali che siano le sue condizioni e le circostanze in cui si dipana, e ribadire che tutte le persone hanno la stessa dignità e l’identico diritto all’esistenza. Noi del Sav incontriamo tante persone ogni giorno e a tutte cerchiamo di dare aiuti concreti, accoglienza e vicinanza. Questo è lo scopo che perseguiamo dal 1988 grazie all’impegno delle nostre volontarie, che oggi sono 48. Al momento sono 236 le famiglie che seguiamo, con la distribuzione di materiali, soprattutto per i bimbi piccoli, e con l’accoglienza in strutture a loro dedicate”.

Il convegno di sabato 3 febbraio, che sarà introdotto dai saluti istituzionali dell’arcivescovo Gian Carlo Perego, dell’assessore Cristina Coletti e della stessa presidente del Sav Alessandra Cescati Mazzanti,  si aprirà con un intervento di Chiara Mantovani sulle figure di due scienziati: Jérome Lejeune, francese, padre della moderna genetica come disciplina autonoma e scopritore della trisomia 21, causa genetica della sindrome di Down; e il cardiochirurgo Giancarlo Rastelli, ideatore di due tecniche operatorie di difetti cardiaci che ancor oggi salvano bambini fin dalle prime settimane di vita. Si parlerà poi dell’esperienza dell’ospedale sant’Orsola-Malpighi di Bologna dove è attivo il gruppo di ricerca del professor Pierluigi Strippoli che ha intrapreso una promettente ricerca genetica e metabolomica, volta a rimuovere le cause del disturbo intellettivo nella sindrome.
Chiara Locatelli, responsabile dell’ambulatorio pediatrico (0-18 anni) per la salute del piccolo paziente con trisomia 21, illustrerà sia i progressi fin qui ottenuti, sia l’attività dell’Ambulatorio, che prosegue nel tempo il rapporto paziente-medico.
Seguiranno le testimonianze di chi vive con la sindrome di Down e delle loro famiglie.
Sarà quindi la volta di una doppia esibizione musicale: Francesca, al clarinetto, suonerà capriccio italiano di Ciajkovskij e Alessio, alla tastiera, un brano dal film Titanic.
Chiuderà il convegno una breve esibizione teatrale, dal titolo “Diamoci da fare!”, eseguita dal Gruppo di teatro dell’Associazione Genitori Ragazzi Down.

L’ingresso è libero e aperto a tutti gli interessati