Esposte fino a sabato 25 giugno le incisioni in bianco e nero di Rocco Lombardi. Le immagini illustrano il libro dello scrittore e antropologo Matteo Meschiari
MODENA – Cervi, lupi, orsi, uccelli e topolini alle prese con gli stravolgimenti della natura. Sono loro, gli animali, i principali protagonisti di “C’era la taiga, c’era un incendio”, la mostra in corso alla biblioteca Delfini che espone le incisioni originali, eseguite da Rocco Lombardi con la tecnica dello scratchboard in un bianco e nero emozionante, delle immagini che illustrano il libro dallo stesso titolo scritto dall’antropologo Matteo Meschiari.
La mostra, che espone 18 tavole, è visitabile a ingresso gratuito fino a sabato 25 giugno, negli orari di apertura della biblioteca Delfini (il lunedì dalle 14.30 alle 20; dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 20).
“C’era la taiga, c’era un incendio” (edito da Logosedizioni) è una ballata antropocenica illustrata che prende il via da una serie di incendi sviluppatisi in Siberia nel 2019 per raccontare l’avvento di una catastrofe ambientale dal punto di vista degli animali. Un invito a riflettere sui grandi cambiamenti che riguardano l’ecosistema e sui pericoli che comportano.
Alle parole scritte da Matteo Meschiari fanno da contrappunto le immagini di Rocco Lombardi, illustratore che vive in mezzo ai boschi dell’Appennino bolognese, capaci di ritrarre piante e animali con finezza di dettaglio e di lasciar erompere dalla pagina le forze della natura in tutta la loro terribile magnificenza.