Venerdì 22 febbraio alle 18.30 presentazione alla biblioteca di corso Canalgrande 103
MODENA – Appuntamento con l’arte in biblioteca, venerdì 22 febbraio alle 18.30 a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103. Nella sala Conferenze della Delfini, infatti, l’artista modenese Andrea Chiesi presenta il suo libro monografico “Eschatos. Dipinti di Andrea Chiesi” (Silvana editoriale, 2019).
Insieme con l’autore ne parlano Gianpietro Cavazza, vicesindaco di Modena e assessore alla Cultura, Beppe Cottafavi, editor, direttore dell’editrice civica digitale
Il volume, di oltre duecento pagine, che alla biblioteca Delfini di Modena si presenta al pubblico per la prima volta, riproduce le serie pittoriche realizzate dal 2000 al 2018, con protagonisti i “luoghi” cari all’artista modenese: dalle archeologie industriali degli esordi ai luoghi evocativi di “memoria collettiva” come gli archivi e le biblioteche, fino ai recentissimi scorci di interni di residenze private abbandonate, popolate da fitta vegetazione….
Durante l’incontro verrà proiettato un estratto de “I luoghi ultimi”, documentario sul lavoro di Andrea Chiesi, con regia di Andrea Nocetti e Giulia Caverni.
“Sono entrato in contatto con gli spazi industriali abbandonati – racconta delle sue poetiche artistiche Chiesi – nei primi anni 80, frequentando la scena musicale punk e post punk emiliana. Questi luoghi ospitavano fisicamente le performances musicali, spesso erano spazi occupati e per me divennero luoghi di ispirazione. Mi ha sempre interessato l’osservazione antropologica del paesaggio, ma soprattutto rispondo ad una irresistibile chiamata dei luoghi. Entro, li esploro, li fotografo, poi nell’isolamento dello studio, li dipingo. Disegno a matita sulla tela di lino, inizio a conoscere nei dettagli lo spazio e la struttura, cerco una comune sintonia, come se entrassi in simbiosi con lo spazio stesso. Infine, passo alla fase pittorica vera e propria, eseguita ad olio, con estrema lentezza e precisione, con una concentrazione che diventa una sorta di meditazione, dipingendo i luoghi come fossero corpi. Nel dipinto resta una traccia del mondo reale, si può sentire la storia del luogo, i racconti di chi ci ha lavorato e sofferto, come un eco di sottofondo. Ma la pittura mi permette di andare oltre: attraverso un non-colore, una tricromia essenziale, questi luoghi smettono di essere parte del paesaggio, rinascono in un mondo interiore, silenzioso, lo spazio diventa un luogo intimo, personale, un’astrazione mentale fuori dal tempo. I luoghi sono stati esplorati nel corso di numerosi viaggi, in Italia, Europa, Stati Uniti e Cina, e non sono necessariamente spazi abbandonati: ho incontrato gasometri, strutture, impianti industriali, ospedali e sanatori, ponti, periferie, stazioni, parchi giochi, archivi, biblioteche, corridoi, porte, varchi da attraversare…”.
Andrea Chiesi nasce il 6 novembre 1966 a Modena, dove vive e lavora in località San Pancrazio.
Dai primi anni Novanta ha esposto le sue opere in numerose gallerie d’arte sia pubbliche che private. Residenze artistiche a Pechino (2015), Berlino (2011) e Brooklyn (2010). Ha vinto i premi Gotham Prize, Istituto Italiano di Cultura New York (2012); I Premio Terna (2008); V Premio Cairo Editore (2004), XXXVIII Premio Suzzara (1998).