Domenica 14 novembre si festeggia il compatrono di Modena. Alle 10.30 corteo di autorità e banda cittadina, alle 11 messa con canti e musica sacra
MODENA – Modena festeggia Sant’Omobono con un corteo in centro storico e con la solenne concelebrazione eucaristica, riprendendo quindi, dopo la cerimonia in forma ridotta dell’anno scorso a causa dell’emergenza sanitaria, le tradizionali iniziative in onore del compatrono della città, organizzate dal Comune con la Confraternita San Geminiano e il comitato “Messa degli artisti”. L’appuntamento, che si svolge nel rispetto delle misure anti-Coronavirus, è per domenica 14 novembre nella chiesa del Voto di via Emilia centro.
In particolare, alle 10.15 il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi ricevono in Municipio, nella Sala di rappresentanza, le autorità cittadine, civili e militari. Da qui scendono per unirsi al corteo, in partenza alle 10.30 da piazza Grande in direzione della chiesa del Voto; a guidare la sfilata è il Gonfalone della Città, alla presenza anche della banda cittadina “A. Ferri” e di figuranti in costume storico.
Alle 11, quindi, prende il via la funzione religiosa alla chiesa del Voto presieduta da monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena e Nonantola; accompagnano i vari momenti della concelebrazione eucaristica i canti e la musica sacra eseguiti dal coro San Lazzaro, diretto da don Ezio Nicioli e Veronica Zampieri, col maestro Simone Guaitoli alla tastiera. Nel dettaglio, il programma prevede l’interpretazione di brani di Bach (“Haec Dies”), Dodero (“Gloria”), Saguatti (“Alleluia”), Decka (“Santo”), Cencetti (“Agnus Dei”), De Marzi (“Ave Maria”) e Haendel (“Cantate domino”), oltre all’esecuzione del “Kyrie”. Nell’occasione, inoltre, nella ricorrenza dei 40 anni di attività del coro San Lazzaro, la Città di Modena assegna a monsignor Nicioli uno speciale riconoscimento per aver diffuso nel mondo la tradizione modenese attraverso il canto popolare.
Nato a Cremona nel XII secolo, Omobono fu sarto e mercante di stoffe, famoso perché utilizzava i guadagni per aiutare poveri e bisognosi. Morto durante la messa del 13 novembre 1197, è stato santificato nel 1199, da papa Innocenzo III. Il giorno che gli è dedicato, il 13 novembre, fu il primo nel 1630 senza vittime della peste a Modena, città di cui è compatrono con San Geminiano. Omobono è anche protettore dei sarti e dei mercanti. Nella chiesa del Voto è possibile ammirare, tra gli altri, lo stendardo di Francesco Stringa raffigurante il Padre Eterno fra una gloria di angeli, con i Santi Geminiano, Omobono e Contardo. L’opera, un olio su tela, era stato dipinto dallo Stringa nel 1699 in occasione dei grandi festeggiamenti iniziati il 13 novembre e durati otto giorni, dedicati ai santi Omobono e Contardo per la prima volta designati comprotettori di Modena.