Il primo premio sull’innovazione in Italia ha assegnato il Company Prize da 300.000 euro all’azienda che produce iniettori per la gestione di anidride carbonica come mezzo di contrasto in angiografia. Oltre 600 le startup italiane che hanno partecipato alla competizione
SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) – E’ Angiodroid, startup bolognese che progetta, produce e vende iniettori per l’iniezione automatica di anidride carbonica come mezzo di contrasto in angiografia, la vincitrice del Company Prize da 300.000 euro messo in palio dall’edizione 2020 del Premio Gaetano Marzotto 2031. Nei giorni scorsi il primo premio sull’innovazione in Italia, tra i più importanti al mondo, ha comunicato le venticinque giovani aziende “con una nuova visione del mondo” a essersi distinte nel corso dell’anno che volge al termine. Oltre 600 le startup italiane partecipanti, che hanno presentato progetti innovativi dal medical al digital, dal fashion alla meccanica fino all’intelligenza artificiale.
Angiodroid ha conquistato il premio più ambito per essere riuscita a sviluppare il primo e unico iniettore automatico per la gestione di anidride carbonica come mezzo di contrasto in angiografia periferica, consentendo di annullare le complicazioni legate all’uso del mezzo di contrasto iodato nei pazienti con insufficienza renale. Angiodroid è già utilizzato in più di 500 ospedali nel mondo e ha ottenuto 32 certificazioni internazionali oltre alla marcatura CE, necessaria per l’accesso al mercato europeo.
“L’innovazione non si è mai fermata. Mai, nemmeno nei momenti più difficili di questo 2020. Con oltre 600 startup in concorso, il Premio Gaetano Marzotto – 2031 si conferma la più importante competition–piattaforma italiana” ha dichiarato Cristiano Seganfreddo, direttore e founder del premio. “Sono la dimostrazione fisica che la strada è una sola: innovare, innovare, innovare. Il Premio offre infatti non solo premi in denaro, ma soprattutto competenze, relazioni, network, generando in questi anni centinaia di milioni di indotto sul sistema e lanciato centinaia di startup”.
“In un anno come questo in cui il mondo intero si è fermato per via di un virus, e che soltanto grazie all’innovazione legata al mondo della diagnostica e dei trattamenti per le malattie virali siamo riusciti a continuare a vivere, il mondo delle scienze della vita non poteva non avere un posto particolare nel cuore di tutti i giurati” ha commentato la presidente della giuria Diana Saraceni. “Inoltre, abbiamo incontrato un’impresa che ha già conquistato il mercato europeo e appresta a conquistare quello degli Stati Uniti e che porta tutto questo grazie alla partnership fatta da un imprenditore con alcuni fondi di investimento che giocano un ruolo chiave per dare il lancio alle startup”.
La prossima sfida per Angiodroid è rappresentata infatti dall’entrata nel mercato statunitense, che da solo vale oltre il 35% del mercato globale. “Vincere questa sfida non significa solamente aprire nuovi mercati – spiega Sebastiano Zannoli, founder & CEO di Angiodroid – ma soprattutto confermarci come azienda leader e partner affidabile per tutti i medici che ogni giorno utilizzano la nostra tecnologia”.
All’azienda con sede a San Lazzaro di Savena è andato anche il Premio Speciale UniCredit Start Lab. “Le start up da noi premiate si sono sempre contraddistinte per le potenzialità correlate ai progetti da loro portati avanti” ha detto Francesca Perrone, responsabile Start Lab & Development Programs di Unicredit. “In particolar modo Angiodroid ci ha colpito per i significativi tratti di solidità e per il percorso di crescita e internazionalizzazione che vuole intraprendere; siamo convinti che potrà trarre beneficio dalle opportunità offerte dalla piattaforma di Start Lab”.