Mercoledì 16 marzo, alle 17.45, nella Galleria Europa Renzo Imbeni, in piazza Grande 17 a Modena
MODENA – Mercoledì 16 marzo, alle 17.45, in Galleria Europa, con il testo “Critiche di genere” si approfondisce il tema dell’influenza del pensiero femminista sulle norme
Si intitola “Corpi e stereotipi di genere” il terzo appuntamento del ciclo “Per un alfabeto della parità” in programma mercoledì 16 marzo, alle 17.45, alla Galleria Europa Renzo Imbeni, in piazza Grande 17 a Modena. L’incontro si aprirà con il saluto di Barbara Forni, della Direzione generale della Comunicazione del Parlamento europeo, che ha concesso il patrocinio all’iniziativa.
Come negli appuntamenti precedenti, la conversazione prenderà il via da una pubblicazione recente di studiosi ed esperti che, a vario titolo, hanno indagato i molteplici significati in cui il lessico della parità può essere declinato nella società odierna. In questo caso si tratta di “Critiche di genere. Percorsi su norme, corpi e identità nel pensiero femminista”. Il testo, curato da Orsetta Gioli, docente di Filosofia del diritto, e Maria Giulia Bernardini, ricercatrice di Filosofia del diritto, entrambe all’università di Ferrara, si propone di valorizzare gli elementi di continuità del pensiero critico femminista individuando percorsi comuni ad alcune delle figure, classiche e recenti, del femminismo. Un’attenzione particolare è dedicata all’influenza sul mondo del diritto, e in particolare sull’asse tematico norme-corpi-identità, delle riflessioni femministe. All’incontro, coordinato da Andrea Bosi, assessore alle Pari opportunità, Lavoro, Partecipazione del Comune di Modena, intervengono le curatrici ed Emma Petitti, assessora alla Parità della Regione Emilia Romagna.
Il ciclo seminariale “Per un alfabeto della parità” è promosso dal Comune di Modena, in collaborazione con il Seminario permanente di Teoria del Diritto, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il Centro documentazione donna. Gli incontri successivi sono in programma il 23 marzo sul tema del “Divario digitale” e il 30 marzo, sul tema “Lavoro, cura, migranti”.