I candidati dovranno essere maggiorenni e non avere precedenti penali, possedere un diploma di scuola superiore o una qualifica professionale, in mancanza di cui dovranno dimostrare una comprovata esperienza occupazionale in ambito socio-educativo con i minori, con particolare riferimento all’età evolutiva, per un periodo di almeno due anni anche non consecutivi. Non potranno iscriversi i dipendenti comunali o persone che abbiano, con l’ente, rapporti di collaborazione retribuita.
“Oltre ai requisiti di base – sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati – sarà determinante il colloquio che ciascun candidato dovrà sostenere con gli operatori del Centro per le Famiglie o del nostro servizio InformaFamiglie&Bambini, senza il quale non si potrà essere considerati idonei per l’ammissione all’Albo. Sarà infatti l’occasione non solo per rilevare le disponibilità di orario e l’eventuale preferenza per la fascia d’età dei minori da accudire, ma innanzitutto per accertare l’attitudine, le capacità relazionali, le competenze trasversali e la motivazione che arricchiscono e completano ogni curriculum vitae. Come già avviene per il registro degli assistenti familiari, gli iscritti saranno coinvolti in un percorso formativo gratuito che prevede, successivamente, periodiche attività di aggiornamento”.
Anche i genitori interessati ad attingere all’Albo dovranno contattare lo Sportello InformaFamiglie&Bambini, per fissare un incontro utile a raccoglierne le esigenze, incrociando così in modo efficace domanda e offerta: entro cinque giorni, verranno forniti i recapiti delle persone ritenute più idonee in base ai criteri indicati.
“L’emergenza sanitaria ha evidenziato in modo drammatico l’importanza di garantire strumenti di sostegno alla gestione familiare, nella conciliazione tra impegni di lavoro e di cura. Anche per questo – ribadisce Federica Sgorbati – riteniamo molto importante poter attivare questo registro, che pur non entrando nel merito dei contratti di lavoro tra le parti, che devono essere ovviamente conformi alla legge e a principi etici di rispetto reciproco, disciplina anche con chiarezza le mansioni del Baby-Sitter e mira a favorire l’instaurarsi di rapporti di fiducia, fondamentali quando si deve affidare ad altri l’accudimento dei propri figli”.
Nelle linee guida approvate dalla Giunta, ad esempio, si specifica che rientrano tra le attività richieste la custodia dei minori e l’intrattenimento, la preparazione dei pasti e le cure igieniche per i lattanti, l’accompagnamento e il ritiro da scuola o altri luoghi, nonché, se concordato, la somministrazione dei pasti anche per bambini più grandi e ragazzi. Sono invece esclusi i lavori di pulizia e manutenzione della casa, la custodia di immobili o valori, l’effettuazione di spese, pagamenti o commissioni, nonché la cucina per tutta la famiglia.
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