Giunge alla 24esima edizione la manifestazione che animerà con appuntamenti enogastronomici a tema l’Appennino parmense
ALBARETO (PR) – È un ingrediente speciale, il fungo porcino, e lo è ancora di più la qualità che cresce tra i boschi e i rivoli d’acqua che costellano il territorio dell’Appennino Parmense. Non è possibile confonderlo con altre tipologie perché il suo sapore distintivo e il suo profumo muschioso, è ciò che lo rende prezioso e ricercato nelle ricette dei migliori ristoranti. Ad Albareto (PR) in particolar modo, a un’altitudine che va dai 500 ai 1.600 metri sul livello del mare, il fungo porcino cresce per oltre 5 mesi all’anno; ed è proprio in questo ridente e ospitale paese di poco più di 2.200 abitanti che nella stagione autunnale, quella più affine alla raccolta dei funghi, si onora il rinomato sovrano dei boschi con una manifestazione diventata, negli anni, una meta imperdibile per gli appassionati e un autentico punto di riferimento a livello nazionale.
Quest’anno la Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto taglierà il traguardo delle ventiquattro edizioni e dal 4 al 6 ottobre 2019 inviterà buongustai, esperti fungaioli e curiosi, tra profumati stand enogastronomici, menu a “tutto fungo”, escursioni, musica, eventi legati alla micologia, show cooking e divertimenti per bambini. Chef ed estimatori di questo pregiato prodotto naturale si cimenteranno nella sua rielaborazione culinaria, celebrando per 3 giorni l’eccellenza della Val Gotra. Non va dimenticato che Albareto sorge proprio nel cuore della zona vocata al Fungo IGP di Borgotaro, prodotto di qualità superiore tutelato dal 1993. La manifestazione è inoltre gemellata dal 2012 con la Fiera del Tartufo Bianco di Alba (CN) e prevederà la partecipazione di aziende delle Langhe con le specialità tipiche. La Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto, risultato dell’efficienza e della dedizione dei volontari, è patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico e nasce in collaborazione con il Comune di Albareto, il Consorzio del Fungo IGP, la Provincia di Parma, la Regione Emilia Romagna e il Circolo Culturale l’Albero.